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Patente a punti: Feneal-Uil, occasione persa per qualificare e strutturare il comparto

Secondo il sindacato, per prevenire infortuni e incidenti è necessario adottare standard di sicurezza efficaci e migliorativi rispetto al mero adempimento della normativa

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di El. & E.

«La patente a crediti avrebbe potuto spingere le aziende ad avviare processi di strutturazione organizzativa e di crescita dimensionale, in un’ottica di contrasto alla frammentazione in atto da anni. Manca, invece, nella norma qualsiasi legame tra le grandi imprese affidatarie e le imprese subaffidatarie, un meccanismo che avrebbe potuto responsabilizzare la selezione e la scelta di imprese subappaltatrici secondo criteri di qualità anziché, come avviene oggi, favorendo la competizione della filiera soltanto in base al criterio del risparmio a discapito della qualità del lavoro e della sicurezza. È una grande occasione persa. Subito osteggiata dalle imprese la patente a crediti, così come è stata elaborata, rischia di essere soltanto uno strumento ‘di facciata’, con punteggi che possono arrivare sino a 100 e molte imprese escluse dalla sua applicazione, perché con attestazione Soa in classifica pari o superiore alla III». Lo ha detto Stefano Costa, segretario nazionale FenealUil, responsabile Salute e Sicurezza, parlando a una iniziativa dei sindacati sul nuovo sistema che entrarà in vigore il 1° ottobre.

«Lo strumento - ha aggiunto Costa - così come è stato concepito non è sufficiente; e si è persa un’occasione per favorire un processo di qualificazione delle imprese, che invece avrebbe dovuto essere il fulcro della norma. Se veramente si vogliono prevenire infortuni e incidenti sul lavoro è necessario adottare standard di sicurezza efficaci e migliorativi rispetto al mero adempimento della normativa». Secondo il sindacalista, «ad oggi è difficile valutare l’impatto che la patente a crediti avrà su salute e sicurezza, che comunque non sarà a breve termine. Si tratta comunque di uno strumento normativo che dobbiamo sfruttare al meglio e provare a migliorare in parte attraverso la contrattazione».

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