Per attrarre i talenti serve reputazione, non buoni pasto
Diversi istituti internazionali parlano di una «guerra per i talenti» destinata a crescere che vede l’Italia più esposta, per avere meno giovani, pochi laureati e un esodo dei più bravi. Si è detto più volte che oggi sono i lavoratori a dire nei colloqui la fatidica frase, «le farò sapere». Pertanto i datori di lavoro privati, che prima si sono accorti del cambiamento, stanno cercando di migliorare la propria attrattività. Ha generato un certo clamore il fatto che una partecipata di Stato come Leonardo...