Fisco e contabilità

Rivisto il sistema delle proroghe delle comunicazioni di inesigibilità

Ridotto il termine di presentazione, per i ruoli 2000, da 42 anni a 28 anni

di Pasquale Mirto

La bozza di legge di bilancio 2023 vede un nuovo intervento sulle comunicazioni di inesigibilità, riducendo il termine di presentazione, per i ruoli 2000, da 42 anni a 28 anni.

Si interviene sul meccanismo dello scalare inverso annuale (per cui si controllano prima i ruoli più recenti) introducendo uno scalare inverso a scaglioni. In particolare, per i ruoli consegnati negli anni 2000 - 2005, le comunicazioni devono essere presentate entro il 31 dicembre 2028. Per i ruoli consegnati successivamente, il termine si riduce via via, per arrivare ad un termine di 11 anni per i ruoli consegnati nel 2021, visto che per lo scaglione dei ruoli 2021-2022 la comunicazione di inesigibilità deve essere consegnata entro il 31 dicembre 2032.

Ovviamente si tratta di date, come quelle precedentemente previste, del tutto irrealistiche, che servono solo ad avere il tempo necessario per "pulire" il mastodontico magazzino ruoli in carico ad Ader.

L'articolo 47 del disegno di legge reca però altre modifiche, sebbene non di facile lettura, in quanto l'elenco puntato contenuto nel comma 1, lettera b) è in numeri, ma il resto della norma fa riferimento a delle lettere.

È introdotto il nuovo comma 684-bis, alla legge 190/2014, il quale individua una serie di casi al ricorrere dei quali l'agente della riscossione può presentare, in ogni momento, la comunicazione di inesigibilità. Si va da poste relative a debitori falliti, a debitori che non risultano proprietari di beni, a debitori che pur avendo dei beni sono stati oggetto di azioni esecutive parzialmente o totalmente infruttuose. E qui occorre ricordare che la normativa non considera come causa che determina il mancato riconoscimento del discarico per inesigibilità la mancata effettuazione dell'espropriazione mobiliare, come pure impedisce agli enti creditori qualsiasi controllo relativo ai crediti di valore inferiore o pari a 300 euro. È, inoltre, prevista la possibilità di presentare la comunicazione di inesigibilità quando il rapporto percentuale tra il valore dei beni del debitore e l'importo complessivo del credito per cui si procede è inferiore al 5 per cento, come a dire che più alto è il debito nei confronti di Ader, a parità di beni posseduti, più alta è la probabilità di non pagare. Peraltro, questa disposizione deroga a quanto previsto dall'articolo 19, comma 2, lettera d), del Dlgs 112/1999 che non vieta il diritto al discarico in caso di mancata esecuzione quando i beni oggetto di pignoramento sono di valore pari al doppio del credito iscritto a ruolo.

Ma la vera novità è la possibilità di presentare la comunicazione in caso di «intervenuta prescrizione del credito». Qui sta la vera sanatoria dell'attività di Ader, la quale ha sempre ritenuto che la cartella si prescrivesse in 10 anni, ma la Corte di cassazione ha ripetutamente affermato il contrario, ovvero che la cartella si prescrive in 5 anni, nonostante quanto previsto dall'articolo 20 del Dlgs 112/1999, che al comma 6 prevede la possibilità di riattivare la riscossione entro il termine di prescrizione decennale. È facile ritenere che una parte significativa dei ruoli di Ader sia costituito da crediti prescritti, e la prescrizione per causa imputabile all'Agente determina la perdita del diritto al discarico e l'obbligo di restituire parte delle somme iscritte a ruolo all'ente creditore. Prospettiva, questa, devastante.

Per gli enti creditori però qualche notizia positiva c'è, ovvero che le spese maturate a favore di Ader sono poste a carico del bilancio di Stato.

Infine, occorre tener conto della sentenza n. 66/2022 della Corte costituzionale, che ha ribadito che i concessionari scorporati non sono agenti della riscossione, dichiarando l'incostituzionalità dell'articolo 1, comma 815, della legge 160/2019, che ne aveva disposto l'equiparazione. Conseguentemente, tutte le modifiche recate dalla legge di bilancio 2023 non saranno applicabili ai ruoli consegnati alle società scorporate.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©