Sistema unico di contabilità economico-patrimoniale «accrual», al lavoro su tre modelli
La Ragioneria generale dello Stato ha realizzato tre progetti finalizzati ad analizzare l'accounting maturity
Fra riforme abilitanti del Pnrr, ovvero, semplificazione e concorrenza e, nello specifico, proprio in materia semplificazione e razionalizzazione della legislazione, si prevede un intervento finalizzato a dotare le Pa di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale "accrual".
Le riforme abilitanti previste nel Pnrr sono quelle dirette a garantire l'attuazione del Piano a rimuovere gli ostacoli di sistema che condizionano le attività economiche e la qualità dei servizi.
L'obiettivo della riforma è quello di introdurre un sistema di contabilità basato sul principio "accrual" unico per il settore pubblico, in linea con il percorso delineato a livello internazionale ed europeo per la definizione di principi e standard contabili nelle Pa (Ipsas/Epsas) e in attuazione della Direttiva 2011/85/Ue del Consiglio, nel presupposto che un assetto contabile "accrual" sia un fattore decisivo per la valorizzazione del patrimonio pubblico, grazie a un sistema di imputazione, omogeneo e completo, del valore contabile dei beni delle Pa.
Facciamo un passo indietro. Gli International Public Sector Accountign Standards (Ipsas) sono un insieme di principi contabili emessi dall'Ipsas Board (costituito dai soggetti preposti all'emissione di principi contabili, auditor privati e pubblici, rappresentanti della professione contabile, docenti universitari eccetera) per la redazione dei bilanci da parte degli enti del settore pubblico in tutto il mondo. A livello di contenuti, la maggior parte degli Ipsas ha, come base di riferimento, un corrispondente International Accounting Standards (Ias) / International Financial Reporting Standard (Ifrs). Gli Ias/Ifrs sono destinati alle imprese private e non al settore pubblico e, proprio per questo, sono stati utilizzati come base e in seguito adeguati alle caratteristiche della Pa, permettendo l'elaborazione degli attuali Ipsas, costituiti da 42 standard su base di competenza economica (accrual basis) e uno standard sulla versione di cassa (cash basis). Gli Ipsas, in generale, possono essere visti come punto di partenza e modello di riferimento per l'elaborazione di principi contabili armonizzati fondati sulla competenza anche nel contesto dell'Unione europea.
La Commissione, nel rapporto Ipsas del 2013, ha ritenuto che gli Ipsas non potessero essere direttamente introdotti nei sistemi contabili pubblici degli Stati dell'Ue, poiché gli standard Ipsas non descrivevano in modo sufficientemente preciso le pratiche contabili e le opzioni contabili consentite ne ostacolavano l'armonizzazione. L'insieme degli standard non era completo per alcuni importanti flussi e consistenze (stock) contabili (ad esempio, tasse e benefici pensionistici). Anche la governance dell'Ipsas era oggetto di critiche.
Al tempo stesso per la Commissione, tuttavia, gli Ipsas sono comunque un punto di riferimento per l'armonizzazione a livello europeo di sistemi contabili pubblici basati sulla competenza economica.
Con il termine "accrual" si descrive il concetto di imputazione delle entrate e delle spese secondo il principio della competenza economica di derivazione privatistica e non secondo il principio, proprio della nostra contabilità pubblica, della competenza giuridica. Molto sommariamente, si può affermare che la differenza tra competenza giuridica e competenza economica (accrual) sta nella registrazione di spese ed entrate al momento in cui sorge la relativa obbligazione giuridica o invece al momento in cui si verifica un effetto sostanziale di natura economica.
La Commissione, nel rapporto Ipsas del 2013, ha suggerito agli Stati membri di sviluppare, sulla base degli Ipsas, dei principi contabili armonizzati per il settore pubblico a livello europeo (cosiddetti Epsas). La proposta formulata, al momento, si riferisce ai soli bilanci di consuntivo e non ai bilanci di previsione.
L'obiettivo centrale del progetto Epsas è una politica di armonizzazione contabile a tutti i livelli delle Pa negli Stati membri.
Nel Pnrr si precisa che la Ragioneria generale dello Stato, al fine di realizzare un'architettura contabile incardinata sui principi "accrual", ha realizzato tre progetti finalizzati ad analizzare l'accounting maturity (livello di maturità della contabilità pubblica in termini di competenza economica – Ipsas) del nostro Paese e a individuare le iniziative più idonee per l'adozione di un sistema unico di contabilità accrual nelle Pa italiane, ovvero:
• Design of the accrual Ipsas/Epsas based accounting reform in the Italian public administration;
• Support for the implementation of the accrual Ipsas/Epsas based accounting in the Italian public administration;
• Design a chart of accounts for the Epsas/Ipsas based accrual accounting.
Dopo aver valutato il divario esistente fra l'attuale assetto contabile delle Pa italiane e un sistema contabile basato sugli standard europei e dopo aver evidenziato le diverse criticità esistenti, sono stati identificate le azioni da intraprendere per colmare il divario rispetto agli obiettivi in termini di accounting maturity.
Il piano di azione propone alcune iniziative fondamentali, tra le quali:
• coordinamento delle attività di riforma contabile con l'istituzione di un nuovo modello di governance;
• riduzione delle discordanze tra i diversi sistemi contabili mediante un'azione di convergenza verso un unico insieme di standard contabili;
• elaborazione di un quadro concettuale unico per l'intera Pa italiana;
• definizione di un nuovo piano dei conti unico per le Pa, in linea con le migliori pratiche internazionali;
• consapevolezza dei requisiti fondamentali in materia di informatica, risorse umane e sistemi di gestione finanziaria necessari per implementare con successo la riforma contabile.
A questi fini, si prevede la realizzazione di un nuovo sistema informativo a supporto dei processi di contabilità pubblica, basato su un'architettura del tipo Erp (Enterprise Resource Planning) e strutturato in moduli, tra loro collegati e integrati, in grado di cogliere, con una unica rilevazione, il profilo finanziario, economico-patrimoniale e analitico di uno stesso fatto gestionale.
Il nuovo sistema, chiamato InIt, sarà messo a disposizione delle Pa dalla RgS, come un unico sistema informatico integrato a supporto dei processi contabili e sostituirà le numerose applicazioni attualmente in uso presso le amministrazioni centrali.