Amministratori

Domicili digitali delle persone fisiche, linee guida dell'Agid in consultazione

di Giuseppe Arcidiacono

L’Agenzia per l’Italia Digitale prosegue a ritmi serrati nel proprio percorso di attuazione e concretizzazione delle disposizioni previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale con l’obiettivo di innovare, digitalizzare e semplificare l’articolata e complessa macchina statale: nei giorni scorsi, infatti, sono state poste in consultazione le linee guida per la gestione dell’Indice dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato.
Si tratta, invero, di un passaggio estremamente importante in quanto darà la possibilità, a regime, a tutti i cittadini italiani di ricevere, con le medesime tutele giuridiche connesse alla tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno, comunicazioni ufficiali in tempo reale ed in piena sicurezza utilizzando esclusivamente canali di comunicazione informatici.
Continua, in tal modo, a prendere forma il principio del ‘Diritto all’uso delle tecnologie’ sancito dall’articolo 3 del CAD, secondo il quale tutti devono essere posti nelle condizioni di poter utilizzare, in modo accessibile ed efficace, soluzioni e strumenti digitali anche ai fini dell’esercizio dei diritti di accesso e della partecipazione al procedimento amministrativo.
Il delicato compito di implementare e manutenere il nuovo ‘Indice nazionale dei domicili digitali’ (il cui acronimo ufficiale sarà INAD) è affidato all’AGID che, anche al fine di armonizzare i diversi elenchi ufficiali previsti dalla normativa, dovrà coordinare le proprie attività con la società “InfoCamere S.c.p.A.” cui spetta l’onere di gestire, per conto delle Camere di Commercio, il registro INI-PEC (www.inipec.gov.it ), nel quale già confluiscono i recapiti digitali certificati delle aziende e dei professionisti.

Il ciclo vita del domicilio digitale
Il documento appena posto in consultazione, in particolare, mira a descrivere ed a normare nella maniera più chiara possibile l’intero iter amministrativo e procedurale sotteso alla gestione del domicilio, soffermandosi sulle macro-fasi connesse all’‘elezione’ ossia all’indicazione di una casella PEC o di un indirizzo elettronico di recapito certificato qualificato da parte degli interessati, alla ‘modifica’ ed alla ‘cancellazione’ dei dati dall’INAD.
Secondo quanto si legge nel documento, sarà comunque sempre possibile reperire, tramite lo stesso indice, tutte le informazioni storiche relative ad un determinato domicilio anche al fine di individuarne le variazioni intercorse nel tempo.
Con l’obiettivo di garantire l’integrità e l’affidabilità delle informazioni e dei dati presenti nell’indice, che assumeranno un valore giuridico ‘opponibile a terzi’, le linee guida prevedono un articolato iter che include l’autenticazione personale del richiedente (che potrà avvenire tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi), la ricezione delle istanze attraverso una piattaforma messa a disposizione da AGID, e la validazione finale, che ufficializza e cristallizza le attività di inserimento, modifica o cancellazione.

Responsabilità, ruoli ed attori coinvolti  
Il documento, in ogni caso specifica in maniera chiara come le responsabilità connesse alla comunicazione di tutti i dati da inserire nell’INAD rimangano, ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (conosciuto anche con l’acronimo TUDA), in capo a ogni singolo soggetto che elegge il domicilio digitale.
È importante, inoltre, sottolineare come il Gestore del registro sia da un lato chiamato ad effettuare controlli periodici anche in maniera informatizzata e abbia la facoltà, dall’altro, di disporre la temporanea cancellazione delle informazioni e dei dati in caso di contestazione, anche da parte di terzi, in ordine alla titolarità ed all’esistenza del domicilio digitale.

La sicurezza dei dati e la privacy
In considerazione dell’elevata criticità della banca dati e delle informazioni contenute nel registro, il documento si sofferma con particolare attenzione sul tema della sicurezza fisica, logica e organizzativa dell’intero sistema che dovrà essere garantita dall’AGID mediante misure tecniche e organizzative in grado di assicurare anche un livello di protezione dei dati personali adeguatamente proporzionale al rischio effettivo, ai sensi dell’articolo 32 del Regolamento Generale per la Protezione dei dati personali.
Secondo quanto disposto dall’articolo 60 del CAD ed in linea con il Piano Triennale per l’Informatica nelle Pubbliche amministrazioni 2019 - 2021, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha, inoltre, inserito il nuovo registro nello speciale elenco dedicato alle ‘Basi dati di interesse nazionale’ che, in ossequio a quanto previsto dalla normativa di settore, devono essere utilizzate, gestite e protette nel rispetto di standard, procedure e vincoli particolarmente stringenti.

L’integrazione con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente
Un ulteriore elemento degno di menzione è costituito dalla previsione di specifiche attività finalizzate a garantire la migrazione dei dati presenti nel registro INAD verso la costituenda ‘Anagrafe nazionale della popolazione residente’ (conosciuta anche come ANPR), che rappresenta l’archivio nazionale nel quale confluiranno progressivamente le informazioni attualmente gestite in maniera autonoma dalle singole amministrazioni comunali.
Tale procedura, se concretizzata ed implementata in maniera opportuna, contribuirà a valorizzare il ruolo dell’ANPR quale punto di riferimento unico e centralizzato per la Pubblica amministrazione, i gestori di servizi pubblici e, in generale, tutti coloro che sono interessati, a vario titolo, ai dati anagrafici dei cittadini italiani.

La consultazione pubblica
Seguendo una consuetudine ormai consolidata, il documento sarà disponibile fino al prossimo 10 luglio sulla piattaforma “Doc Italia” ( https://docs.italia.it/AgID/domicilio-digitale/lg-domiciliodigitalecittadino-docs/it/stabile/index.html. ) che permette a tutti gli interessati di inoltrare suggerimenti, proposte di modifica o commenti in merito agli articoli ed ai contenuti delle linee guida.
Nello stesso periodo di tempo, sarà anche possibile discutere delle tematiche e degli argomenti connessi al documento in consultazione sull’Agorà virtuale “Forum Italia”, nella quale è stata creata un’apposita sezione raggiungibile al seguente indirizzo: https://forum.italia.it/t/2-4-consultazione-dell-inad/14867.

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