Modena, project financing dell'Università da 73,3 milioni per i nuovi istituti biomedici
Il ministero della Difesa assegna i lavori di potenziamento della rete di distribuzione elettrica MT dell'aeroporto militare di Gioia del Colle per 34,8 milioni
L'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia sceglie il project financing per realizzare un nuovo edificio. Vale 73.310.660 euro la gara per la stipula di un contratto di partenariato pubblico privato mediante locazione finanziaria per la progettazione esecutiva - comprensiva del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione - la demolizione dell'edificio esistente, la realizzazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria del nuovo edificio denominato «Nuovi Istituti Biomedici» a Modena.
Costituisce oggetto dell'affidamento la progettazione esecutiva – da presentarsi nel termine di giorni 60 naturali e consecutivi decorrenti dalla data di rilascio del permesso di costruire – compreso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione; lL'esecuzione dei lavori a corpo, ogni onere compreso, per la realizzazione dell'opera; la manutenzione ordinaria e straordinaria, per il periodo di 20 anni; la locazione finanziaria relativa alla progettazione esecutiva e ai lavori di realizzazione. L'avviso scade l'8 maggio.
Il ministero della Difesa assegna invece i lavori di potenziamento e allungamento della rete di distribuzione elettrica MT dell'aeroporto militare di Gioia del Colle (Bari). Il bando da 34.842.805 euro scade il 23 maggio.
L'importo massimo complessivo dei lavori subapplatabile è pari a 17.134.169 euro. La percentuale dell'importo complessivo dei lavori subappaltabili è limitato al 50% del totale complessivo dei lavori, sia per il fatto che le opere dovranno essere eseguite in un'area sensibile dell'installazione militare e sia per la specificità delle medesime, che avranno la finalità di consentire di realizzare una nuova configurazione del sistema elettrico affidabile e resiliente sulla base dei carichi elettrici effettivamente richiesti.
Infatti, durante le lavorazioni, le aree limitrofe al cantiere saranno oggetto di attività operative degli enti co-ubicati; dunque, attesa la sensibilità delle attività che interferiscono, seppur in maniera non pianificabile, ma certamente prevedibile, deve essere limitata quanto più possibile l'acquisizione di informazioni dalle quali si possano desumere attività di dettaglio. Pertanto, la limitazione al subappalto minimizza una potenziale frammentazione di informazioni che possano essere acquisite da soggetti coinvolti che a vario titolo possano essere introdotti in cantiere.