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A Novara nuovo tentativo per la Città della Salute: via a Pf da 656 milioni di euro

Dopo la prima gara deserta, l'azienda ospedaliera piemontese lancia un secondo Pf: valore aumentato di oltre 71 milioni e contributo statale quasi raddoppiato

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di Massimo Frontera

Project financing bis per l'azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità di Novara. Dopo che il primo Pf lanciato nel giugno del 2020 era andato deserto, l'azienda ospedaliera piemontese ha varato un secondo tentativo per realizzare la nuova "Città della salute e della scienza", pubblicando un nuovo bando per la progettazione, realizzazione e gestione per 17 anni della nuova struttura (preceduti dai quattro anni stimati per la realizzazione). Due le differenze principali rispetto alla gara lanciata nell'anno della pandemia, andata deserta. La nuova gara è con procedura aperta, invece quella del 2020 era ristretta. Ma soprattutto, la stazione appaltante ha adeguato i costi, attingendo largamente dai fondi statali ("articolo 20"), che salgono a oltre 165 milioni: quasi un raddoppio rispetto alla gara precedente). Di fatto, il contributo pubblico si fa totale carico dell'incremento dei prezzi di questi ultimi mesi, mentre il canone concessorio a base d'asta a carico del privato viene ritoccato al ribasso (20,345 milioni l'anno invece di 20,715 milioni). A conti fatti, il contributo pubblico complessivo (Stato più Regione Piemonte) sale a quasi 200 milioni (199.494.000 euro) dagli iniziali 100,65 milioni.

Più esattamente, il contributo statale passa a 165.371.703 euro (rispetto ai precedenti 87.870.500 euro), l'investimento per la progettazione e costruzione (arredi inclusi) a carico del privato è stato ridefinito in 345.865.000 euro (rispetto ai 352.155.000 milioni del 2020), gli oneri di manutenzione edilizia e impiantistica passano a 118,15 milioni (rispetto ai 110,5 milioni stimati in precedenza). I ricavi stimati da attività e servizi commerciali restano invariati a 6,8 milioni. Stessa cosa per i ricavi stimati dai parcheggi, che vengono confermati in 20,4 milioni di euro. Il tutto misurato sui 17 anni del periodo concessorio (oltre i 4 anni per progettazione e realizzazione). Nella delibera del 24 febbraio scorso che dà il via alla nuova gara non è indicato il costo stimato per la manutenzione delle aree verdi, che nella procedura avviata nel 2020 era quantificato in 7,65 milioni.

Il nuovo costo complessivo per progettazione, realizzazione e gestione è salito a 656.586.803 euro, rispetto ai 585.375.500 euro della gara precedente, pari a un incremento complessivo di circa 71,2 milioni di euro. Lo schema della gara resta invariato. Si tratta di project financing "classico", cioè su progetto di fattibilità con acquisizione del progetto definitivo in sede di gara (ex articolo 183). Il progetto - che risale al 2009 (ma ovviamente è stato adeguato e aggiornato) - è firmato da un raggruppamento di progettisti guidato dallo studio Altieri. Allo scadere del termine - fissato al 4 agosto prossimo - la commissione di gara esaminerà le offerte presentate (progetto definitivo e schema di concessione) per stilare la graduatoria che individua il promotore.

La struttura sarà realizzata sull'area di intervento di oltre 32 ettari e avrà una dimensione notevole, articolata su cinque piani (di cui tre fuori terra) per 711 posti letto con svariate sale chirurgiche (11 di chirurgia generale più altre di chirurgia diurna e cardiovascolare). L'intervento include una struttura pediatrica da 46 posti letto, attrezzata da per ospitare anche i genitori. Previsto inoltre un complesso universitario con strutture didattiche, biblioteca e auditorium. E poi ci saranno ovviamente i parcheggi, previsti in un numero superiore alle 3mila unità, le cui tariffe sono tra gli elementi dell'offerta economica.

I documenti di gara (in attesa di pubblicazione sulla piattaforma Sintel)

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