Urbanistica

Ryder cup, a giugno concluse tutte le opere pubbliche in vista della sfida Europa-Usa sul green

Il raddoppio di via Marco Simone eliminerà il "collo di bottiglia" stradale tra Guidonia e Roma

di Alessandro Lerbini

«L'attenzione del Governo sulla Ryder Cup sarà sempre più marcata e le opere pubbliche saranno pronte prima del grande avvenimento». Lo ha detto Andrea Abodi, ministro per lo sport e per i giovani, nella conferenza organizzata per parlare dello stato d'avanzamento degli interventi infrastrutturali previsti a Roma per la Ryder Cup. «Sembrava quasi che la buona notizia dei cantieri e delle opere passasse inosservata - ha aggiunto -. La Ryder Cup è un esempio importante di come si possa associare un grande avvenimento alla realizzazione di opere infrastrutturali che rimaranno nel tempo alla città. L'evento dovrà chiudersi non solo con il pareggio di bilancio a livello finanziario, ma in attivo per le opere pubbliche da consegnare alla città».

Il grande evento sportivo, che vede sfidarsi Europa e Stati Uniti sul green, si svolgerà al Marco Simone golf club a Guidonia il prossimo settembre. «Giugno sarà la data finale in cui inaugureremo tutte le opere. Non abbiamo mai bucato una data, c'è una promessa: per maggio 2023 agli Open d'Italia il Marco Simone sarà collaudato». Lo ha annunciato l'ingegner Antonio Mallamo, amministratore unico di Astral, la società che si sta occupando delle opere infrastrutturali collegate alla Ryder Cup. Tra queste, «c'è il raddoppio della via di Marco Simone, l'opera più complicata», ha affermato Mallamo. «Queste opere consentiranno di annullare l'effetto collo di bottiglia che nega da vent'anni agli abitanti di Guidonia di godere della vicinanza territoriale con Roma, ha aggiunto il sindaco di Guidonia Mauro Lombardo.

«L'obiettivo - ha detto il direttore generale della Ryder Cup Roma 2023 Gian Paolo Montali - era portare 300mila persone dal centro di Roma al campo di gara. Dopo approfondito monitoraggio ci siamo resi conto che avremmo rischiato un flop mondiale. Avrebbero rischiato di non arrivare non solo gli spettatori ma anche i giocatori che sarebbero andati con un elicottero al campo di gara. Sono stati stanziati 160 milioni dal governo e il ministro delle Infrastrutture dell'ultimo governo, De Micheli, ha ottenuto 50 milioni di euro in più per la viabilità. La Federazione golf ha preso un consulente svizzero che si occupa viabilità. Dopo un mese e mezzo di monitoraggio, dalle 5.30 mattina, abbiamo avuto quadro preciso, della viabilità fino al campo di gara. In questi 5 anni sono cambiati 5 governi ma abbiamo sempre trovato grande disponibilità. La Ryder Cup lascia una grande eredità sia economica, con un progetto di 12 anni, che infrastrutturale. In questo territorio vivono circa un milione di persone che vedranno cambiare caratteristiche e connotati della viabilità nel territorio».

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