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A Vercelli Sogin completa per 128 milioni il «cementificatore» di rifiuti radioattivi

Obiettivo: finire l'impianto avviato nel 2013 ma interrotto dopo la rescissione del contratto con l'impresa

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di Massimo Frontera

Sogin manda in gara per oltre 128 milioni la realizzazione di un "cementificatore" di matriale radioattivo da realizzare a Vercelli, nell'area del sito Eurex di Saluggia (Vc) gestito dalla società. L'appalto, più precisamente, prevede l'esecuzione di «lavori e servizi per il completamento della realizzazione dell'impianto di cementazione di soluzioni liquide radioattive "Complesso Cemex"», relativamente all'«impianto di processo ed edificio deposito». L'appalto include inoltre la formazione del personale, l'assistenza e la manutenzione durante le prove e l'esercizio dell'impianto.

I lavori vanno eseguiti in base al progetto esecutivo già predisposto dalla società (e validato nel maggio scorso). Alle imprese esecutrici è richiesto il possesso della qualificazione Soa OG9 per l'VIII classe di fatturato. Le altre categorie richieste sono OS18-A, OS30, OS4, OS28, OG1, OS3, Os7 e Os18-B. Il valore indicato nel bando è pari esattamente a 128.501.284,88 euro. I costi per la sicurezza ammontano complessivamente a quasi 2,5 milioni di euro di cui poco più di mezzo milione di euro dovuti a specifiche misure di prevenzione della diffusione del Covid19.

Aggiudicazione in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, in base alla qualità tecnica (max 80 punti) e all'offerta economica (max 20 punti). Più in dettaglio la ripartizione del punteggio tecnico è la seguente: modalità realizzativa (48 punti su 100); garanzia di qualità (14 punti); organizzazione aziendale prevista per l'esecuzione dell'appalto (11); gestione ambientale e di sicurezza (5); modello organizzativo (2). Il disciplinare informa che saranno ammesse all'esame dell'offerta economica solo le proposte che avranno ottenuto un punteggio tecnico di almeno 48 punti (il 60% del totale del punteggio massimo assegnato all'offerta tecnica).

Il futuro impianto Sogin sarà costituito da due edifici adiacenti e funzionalmente collegati: il sito in cui avviene il trattamento e il luogo di stoccaggio. La costruzione dell'impianto è stata avviata da Sogin nel 2013 (con appalto integrato) ma è rimasto interrotto a causa della risoluzione del contratto con il precedente appaltatore nel 2017. Nel 2019 sono riprese le lavorazioni del deposito. E ora la società avvia anche la relizzazione del più complesso edificio di trattamento dei rifiuti. In particolare, il problema da risolvere è il "condizionamento" dei rifiuti liquidi radioattivi, attualmente stoccati nel centro, provenienti dal riprocessamento di combustibile nucleare irraggiato da reattori di ricerca (Mtr) e da reattori di potenza (Candu). La soluzione tecnica individuata per il condizionamento di questi rifiuti radioattivi è appunto la «solidificazione tramite inglobamento in matrice cementizia realizzata all'interno dell'impianto, denominato complesso Cemex».

La durata contrattuale dell'appalto è di cinque anni (1.825 giorni, di cui 1095 giorni per i lavori). Per le offerte c'è tempo fino al 14 settembre prossimo. La gestione dell'appalto sarà interamente telematica (sulla piattaforma acquisti di Sogin)

I documenti di gara

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