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Accordo Casa Italia-Demanio: interventi su 13 immobili per 49,7 milioni

Architetti: bene il ricorso ai concorsi di progettazione

di M.Fr.

L'accordo siglato nelle scorse settimane tra l'Agenzia del Demanio e il dipartimento Casa Italia produce una prima convenzione attuativa: la centrale di progettazione del Demanio gestirà gli interventi per la prevenzione e la riduzione del rischio sismico su 13 immobili di interesse strategico per un importo complessivo di circa 49,7 milioni di euro. Si tratta principalmente di complessi immobiliari in uso alle Forze dell'Ordine, al ministero dell'Interno e al ministero della Giustizia. La nuova struttura per la progettazione del Demanio, spiega una nota congiunta dell'Agenzia e di Casa Italia, garantirà «i massimi standard di qualità delle nuove opere, predisporrà specifiche procedure e atti di indirizzo verso progettazioni di alto profilo che saranno affidate, attraverso gare ad evidenza pubblica». Le risorse le mette il dipartimento di Palazzo Chigi.

La notizia è stata accolta positivamente dagli architetti, che in occasione della sottoscrizione dell'accordo avevano paventato l'irruzione della centrale di progettazione nel mercato della progettazione. Evidentemente dai promotori dell'accordo sono arrivate rassicurazione agli architetti. «Siamo soddisfatti che la Convenzione siglata dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Agenzia del Demanio - per l'avvio di interventi per la prevenzione e la riduzione del rischio sismico su 13 immobili di interesse strategico riguardanti principalmente strutture in uso alle Forze dell'Ordine, al Ministero dell'Interno e al Ministero della Giustizia - prevederà specifiche procedure e atti di indirizzo per progettazioni di alto profilo che saranno affidate, attraverso gare ad evidenza pubblica», commentano gli architetti in una nota. «A questo proposito - ha spiegato Massimo Giuntoli, responsabile del Dipartimento Lavoro del Consiglio nazionale degli architetti - abbiamo ottenuto rassicurazioni riguardo alla necessità dell'utilizzo del concorso di progettazione quale strumento indispensabile di trasparenza, equità e qualità architettonica».

«Concordiamo - aggiunge Giuntoli - che la Struttura debba occuparsi del processo di sostenibilità tecnico economica dell'opera: il prossimo step è quello di dare avvio ad un nuovo Protocollo, che possa veder collaborare sinergicamente Casa Italia, Agenzia del Demanio, Cnappc su tutte le sfide che il mercato ci prospetta, dalla rigenerazione urbana al Pnrr, attraverso la legge per l'architettura ed il serrato confronto governativo sugli incentivi fiscali, con una particolare attenzione alla prevenzione sismica e strutturale. Concorsi di progettazione, partenariato pubblico privato, crowdfunding, dèbat public sono temi già sul tavolo».

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