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Agrivoltaico, la Puglia fa il pieno: 12 maxi-impianti sui 13 approvati dal governo

Ok anche a un sito in Basilicata. In Sicilia via libera alla ricerca di idrocarburi. Il ministro Pichetto: l'obiettivo è superare i 10 MW di rinnovabili nel 2023

di M.Fr.

Il governo ha sbloccato la realizzazione di 13 impianti agrivoltaici di grande dimensione, per una potenza di 600 MW in totale (esattamente 593,662 MW), avvalendosi della procedura introdotta dal decreto aiuti (articolo 7, del Dl 50/2022) che prevede che il governo possa autorizzare i progetti di impianti per la produzione di energia sottoposti a Via statale. L'ok ai progetti, proposti dal ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, è arrivato nella seduta del Consiglio dei ministri del 4 maggio. L'autorizzazione è condizionata al rispetto delle prescrizioni indicate dalle commissioni che hanno esaminato i progetti (Via-Vas o Pnrr-Pniec). «Molti di questi impianti erano bloccati in alcuni casi da anni a causa dei lunghi e complessi processi autorizzativi previsti, che spesso coinvolgono più amministrazioni dello Stato», sottolinea il ministero dell'Ambiente in un comunicato.

Il grosso degli impianti è localizzato in Puglia - 12 impianti su 13 - e in particolare in territori della provincia di Foggia (10 su 12). Un impianto è localizzato in provincia di Brindisi, uno in provincia di Taranto, un altro impianto è in Basilicata (provincia di Potenza). Il Consiglio dei ministri ha anche autorizzato un progetto per la produzione di energia da fonte fossile, in Sicilia. Ha infatti dato l'ok alla perforazione del pozzo esplorativo "Arancio 1 dir", nell'ambito della concessione di coltivazione di idrocarburi "Ragusa".

«Il governo - ha commentato il ministro dell'Ambiente - ha dimostrato così di voler dare nuovo impulso alla realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che rappresentano una delle leve più importanti per raggiungere l'obiettivo di decarbonizzazione che l'Italia si è impegnata a centrare di concerto con i partner europei entro il 2030». «Il risultato raggiunto oggi - ha aggiunto Gilberto Pichetto - si inserisce nel percorso di velocizzazione delle procedure autorizzative avviato negli ultimi mesi dal Ministero dell'Ambiente, che ci ha permesso di raggiungere già nel 2022 i 7 GW di nuovi impianti autorizzati». «Il nostro obiettivo - ha concluso - è di superare, a partire dal 2023, i 10 GW di impianti autorizzati e installati, al fine di produrre entro il 2030 i due terzi della nostra energia da fonti rinnovabili».

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