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Anpr, dal Viminale il percorso per l'utilizzo dell'Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile

Gli adeguamenti tecnico-operativi che i Comuni devono operare recepire l'aggiornamento della piattaforma di funzionamento

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di Amedeo Di Filippo

Con la circolare n. 78/2023, la Direzione centrale per i servizi demografici presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali scrive ai prefetti in ordine agli adeguamenti tecnico-operativi che i Comuni devono operare al fine di recepire l'aggiornamento della piattaforma di funzionamento dell'Anpr per l'erogazione dei servizi resi disponibili per l'utilizzo dell'Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile.

L'archivio nazionale
Con il decreto del18 ottobre 2022 il ministro dell'interno ha stabilito le modalità di aggiornamento della piattaforma di funzionamento dell'Anpr per l'erogazione dei servizi resi disponibili ai comuni per l'utilizzo dell'Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (Ansc). Con la circolare n. 8 del 30 gennaio il Dait ha illustrato i contenuti del decreto e la disciplina della completa informatizzazione dei registri dello stato civile centralizzando i relativi atti nell'Ansc, attuata tramite uno specifico progetto finanziato con i fondi del Pnrr. Il sistema è stato delineato estendendo le funzionalità dell'Anpr nel rispetto della natura e delle caratteristiche che contraddistinguono gli atti dello stato civile, quali atti tipici a contenuto vincolato, garantendone la immodificabilità e l'univocità.

Le fasi
Con la circolare n. 78/2023, il Viminale informa che l'Ansc sarà fruibile per i comuni tramite la web application, che consente la diretta accessibilità mediante lo specifico sito web, oppure tramite i servizi cooperativi, in cui è prevista l'integrazione con i gestionali comunali. Comunica inoltre che è in corso la fase di sperimentazione da parte di dodici comuni per l'utilizzo di Ansc in ambiente test sia per i servizi cooperativi che per la WebApp, a cui farà seguito un periodo di adozione controllata da parte dei comuni che hanno partecipato e concluso positivamente la fase di sperimentazione, al termine della quale tutti gli enti potranno aderire ai servizi digitali messi a disposizione dalla piattaforma. Per tutta la fase di transizione e fino all'adesione completa di tutti i comuni sono in corso di definizione i flussi di azioni e comunicazioni necessari per la gestione delle situazioni eterogenee.

I compiti
Il Dait affida ai comuni alcuni adeguamenti di carattere tecnico-operativo per l'utilizzo a regime dell'Ansc: innanzi tutto l'introduzione di un nuovo sistema di numerazione progressiva alfanumerica degli atti dello stato civile, implementato anche sulla piattaforma Anpr, impone agli enti di aggiornare il software anagrafico per consentire l'acquisizione della numerazione degli atti dello stato civile in formato digitale. Inoltre, entro diciotto mesi dalla data della comunicazione da parte del ministero della messa a disposizione dei servizi in ambito nazionale, i comuni devono adeguare i sistemi informativi di gestione anagrafica al fine di poter procedere alla consultazione e alla ricezione degli atti dello stato civile in forma digitale.

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