Appalti, Filca-Cisl: potenziare le competenze della committenza pubblica
Il segretario del sindacato dell'edilizia Enzo Pelle, in vista dell'incontro con il ministro Salvini, segnala la necessità della preparazione della Pa a garanzia della qualità delle opere
«Tutti gli strumenti normativi che prevedono investimenti per le opere pubbliche, dal Pnrr al nuovo Codice degli Appalti, che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio, assegnano un ruolo importante alle stazioni appaltanti e alle centrali di committenza. La prima conseguenza è che le stazioni appaltanti avranno l'onere di una attenta valutazione dei progetti proposti dagli operatori economici coinvolti, necessaria per l'esecuzione di bandi pubblici per le opere importanti e fondamentali del Paese. Un compito che comporta grandi capacità da parte della committenza stessa». Lo ha dichiarato Enzo Pelle, segretario generale del sindacato dell'edilizia Filca-Cisl.
«Visto lo scenario - osserva Pelle - risulta cruciale prevedere il potenziamento delle competenze coinvolte, attraverso un aggiornamento del personale impegnato. A fronte di stazioni appaltanti che hanno al loro interno forti capacità tecniche, come Anas ed Rfi, ci sono tantissime realtà della committenza pubblica nelle quali è indispensabile una nuova qualificazione. Quest'ultima avviene secondo la capacità di progettazione, la capacità di affidamento e la capacità di verifica sull'esecuzione e sul controllo dell'intera procedura. In particolare sul primo punto, se anche mancasse questa capacità strutturale, è fondamentale che la formazione, prevista nei criteri qualificanti, sia centrata sulla competenza nel saper giudicare un progetto dal punto di vista qualitativo. Si consideri inoltre - sottolinea il segretario della Filca - che nel valutare la progettazione di un'opera bisogna tenere in debito conto non solo gli aspetti tecnici, ma anche l'impatto ambientale, quello sociale, la sostenibilità. È centrale, quindi, che il giudizio ricada anche sulla qualità dell'operatore economico, del suo lavoro e delle maestranze impiegate e chiamate a realizzare l'opera».
«Le immagini del crollo del viadotto "Ortiano 2", in provincia di Cosenza - ha ricordato il sindacalista - devono essere un monito per tutti: la qualità del lavoro passa inevitabilmente per la competenza delle stazioni appaltanti e degli operatori economici. L'obiettivo è l'efficientamento del Paese per le sfide economiche, energetiche, ambientali e sociali che ci siamo posti: gli investimenti pubblici vanno destinati su parametri qualitativi che siano basati su quelle sfide complesse che ci vedono e vedranno coinvolti nei prossimi anni, altrimenti avremo semplicemente spesa pubblica»
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