Appalti

Appalti, triplo caos sui nuovi incentivi per i tecnici

Non sono chiari il termine per i regolamenti e il ruolo della contrattazione decentrata

di Tiziano Grandelli e Mirco Zamberlan

Con il nuovo Codice appalti si riapre la stagione degli adempimenti per la liquidazione degli incentivi per funzioni tecniche. Ma con molte semplificazioni. L’articolo 45 del Dlgs. 36/2023 impone una nuova disciplina da approvare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Codice, ma non è più richiesto il passaggio in contrattazione decentrata. Alcuni nodi interpretativi non sono semplici.

Il primo è la decorrenza del termine di 30 giorni. Il decreto è entrato in vigore il 1° aprile 2023 ma acquista efficacia dal mese di luglio. Quale di questi due riferimenti deve essere considerato? L’interpretazione letterale guarda al 1° aprile, quella più razionale porterebbe a farlo decorrere dal momento dell’efficacia.

Anche sulla natura dell’atto da adottare la norma lascia un nuovo spazio di manovra agli enti. Il vecchio testo faceva riferimento a un regolamento preceduto dalla contrattazione decentrata. Il nuovo Codice rimette all’auto-organizzazione amministrativa la scelta. In ogni caso, in continuità rispetto al passato, appare opportuno interessare la giunta. Il che può tradursi nell’adozione di un vero regolamento sugli incentivi tecnici. In alternativa la stessa giunta potrebbe dettare i principi generali demandando ad altri la disciplina di dettaglio.

Si ripropone il problema dell’efficacia dei vecchi regolamenti dal prossimo luglio. Con l'entrata in vigore del Dlgs 50/2016 era stato chiarito dalla Corte dei conti che era necessario adottare una nuova regolamentazione, senza la quale la liquidazione degli incentivi non era possibile. Gli stessi chiarimenti si spingevano fino a dare una sorta di efficacia retroattiva ai regolamenti qualora ci fossero le risorse.

Meno chiaro il ruolo della contrattazione decentrata, esclusa dalla definizione dei criteri perché non più prevista dalla norma. Non è scontato che possa riprendere parola nel riparto del fondo decentrato come previsto dal contratto.

Il Dl 13/2023 ha previsto la possibilità di incentivi anche ai dirigenti solo per i progetti Pnrr del 2023-26. Il Dl è datato 24 febbraio, e quindi, rimette alla contrattazione decentrata e al regolamento la definizione dei criteri di riparto. Il decreto è stato convertito il 21 aprile, dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice, senza recepirne le novità in materia. Quindi si potrebbe arrivare ad una conclusione singolare: per i dirigenti si deve approvare un regolamento con criteri contrattati con i sindacati, mentre per gli altri basta un atto di auto-organizzazione.

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