Aumentare le capacità amministrative dei Comuni, dall'Emilia Romagna un vademecum sul controllo di gestione nelle Unioni
La Regione ha operato in collaborazione con il progetto ITALIAE del Dipartimento Affari Regionali
Uno dei sistemi per sostenere la capacità amministrativa dei Comuni, in particolare dei piccoli enti, è dotarsi di strumenti efficienti di programmazione e controllo. Più che mai in questo momento storico, in cui gli enti locali sono chiamati a "gestire", a oggi, un importo di circa 40 miliardi di progetti del Pnrr, c'è la necessità di sostenere lo sforzo richiesto in termini di rendicontazione e monitoraggio, sforzo che solo un sistema articolato di controllo di gestione può affrontare.
La legge 12 aprile 2022 n. 35 ha disposto la modifica dell'articolo 196, comma 1, del Tuel allo scopo di semplificare le attività dei piccoli Comuni, cancellando proprio tutti gli adempimenti del controllo di gestione. Nonostante ciò permane più che mai l'esigenza di mettere in campo gli strumenti e le competenze tipiche di questo ambito.
La Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il progetto ITALIAE del Dipartimento Affari Regionali, ha predisposto un «manuale per lo sviluppo del controllo di gestione nelle Unioni di Comuni». Il documento non è il solito vademecum teorico ma uno strumento operativo, redatto dagli attori stessi (funzionari e sindaci di Comuni e unioni di varie dimensioni) con molti focus su esperienze applicative su come attivare e gestire questa attività fondamentale.
Gli elementi innovativi di questo vademecum sulla gestione associata del controllo di gestione sono molti rispetto ai tanti manuali in circolazione. Prima di tutto prevede una gradualità di approccio al servizio associato in Unione: non importa dotarsi subito di un software dedicato ma è l'approccio ai problemi che fa la differenza. Viene trattato anche il tema dell'ambito di azione del controllo. Le potenzialità della funzione sono notevoli e chiaramente dipendono dalla "profondità" dell'adozione di tale funzione a livello di Unione. Un controllo di gestione limitato ad alcune attività o privo di un coordinamento effettivo a livello di Unione si tradurrà in una minore capacità di programmare efficacemente le azioni da realizzate a livello di territorio. Altra qualità del documento è che è specifico per le Unioni, cioè tarato sulle peculiarità di questi enti che hanno una maggiore complessità di governance e quindi di accountability, molti sindaci, giunte, consiglieri e territori cui rispondere. Affronta la questione del collocamento organizzativo e della governance del controllo. Servizio in staff alla direzione o incardinato nel servizio finanziario? É un documento scritto anche da amministratori per gli amministratori perché possano capire il valore aggiunto che molti piccoli Comuni hanno tratto dall'utilizzo degli strumenti di controllo (contabilità analitica, studi di fattibilità, utilizzo di indicatori di performance e impatto eccetera). Il testo riporta molti focus con esperienze applicative. Naturalmente viene affrontato anche il tema dei dati e delle fonti da utilizzare e della business intelligence per redigere cruscotti e selezionare i dati utili per le decisioni.
Uno specifico modulo analizza le convergenze fra Pnrr e controllo di gestione, evidenziando come dal Dup in poi si possano collegare programmi e progetti alle azioni e misure del NGEU. Ugualmente fornire informazioni strutturate in input alle altre fasi di gestione (es: controllo, valutazione eccetera), informare gli stakeholder, intervenire nella gestione con i correttivi appropriati in caso di significative variazioni tra attuazione e programmazione e fornire le basi per la valutazione finale degli interventi delle politiche attuate, sono le attività più necessarie ai progetti Pnrr e proprio quelle tipiche del controllo di gestione.
Il manuale cerca di dimostrare come il controllo di gestione non sia un ufficio studi, ma una funzione di supporto allo sviluppo del territorio. Potrebbero le unioni di comuni essere una risposta alla necessità di trovare una dimensione ottimale nella gestione dei servizi locati e ad aumentare la capacità di risposta dei tanti piccoli comuni che costituiscono la maggior parte degli enti locali del paese? Questo vademecum può essere un primo passo di questo percorso.