Tassa rifiuti verso la struttura «pentanomia»
Con il documento per la consultazione n. 248/2025 del 10/06/2025, l’Arera ha esplicitato i criteri di articolazione tariffaria agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani (Ticser – testo integrato corrispettivi servizio gestione rifiuti urbani).
Il percorso delineato dall’Autorità prevede l’adozione del provvedimento finale entro il 31 luglio 2025 e successivamente, nel biennio 2026-2027, lo svolgimento di una serie di attività funzionali all’implementazione graduale della riforma dei corrispettivi a partire dal 2028 (raccolta dati, valutazione preliminare dell’articolazione tariffaria, censimento e riclassificazione delle utenze, attività di simulazione, aggiornamento dei sistemi informatici, definizione dei criteri di articolazione della tariffa e dei parametri di commisurazione delle utenze, modifica dei regolamenti comunali, percorsi di formazione agli utenti finali e avvio delle riforma con progressiva modifica dei parametri per la commisurazione della tariffa alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche).
Nel documento per la consultazione 179/2025, l’Arera aveva prospettato una tariffa quadrinomia, nella quale si suddivideva la componente fissa nelle sottocomponenti “decoro urbano” e “accesso al servizio”, e quella variabile nelle sottocomponenti “raccolta differenziata” e “recupero e raccolta del residuo e smaltimento”. Al fine di tenere conto del rischio che l’eventuale maggiore importo della sottocomponente variabile “raccolta differenziata e recupero” rispetto a quella riferita alla “raccolta del residuo e smaltimento”, potesse trasmettere segnali distorti agli utenti, che potrebbero spingerli a modifiche dei comportamenti contrarie agli obiettivi ambientali di minimizzazione del rifiuto urbano, l’Arera propone l’adozione di una tariffa pentanomia. Tale struttura tariffaria, uguale a quella quadrinomia per la parte fissa, prevede la suddivisione della componente variabile nelle voci raccolta, recupero e smaltimento. La sottocomponente “decoro urbano” è quella deputata alla copertura dei costi di spazzamento e lavaggio e viene ripartita tra le utenze domestiche in base alla superficie e tra quelle non domestiche in base alla superficie ponderata per i coefficienti Kc (di cui al Dpr 158/1999, come rivisti dalla stessa Autorità); la sottocomponente “accesso al servizio” finanzia i costi comuni e il costo d’uso del capitale e viene ripartita tra le utenze domestiche in modo uguale per ogni utenza, ipotizzando che l’utilizzo potenziale del servizio sia sostanzialmente il medesimo tra le utenze appartenenti a questa categoria, mentre tra le utenze non domestiche il riparto avviene in base a misurazioni (es. numero e volumetria assegnata dei contenitori) ovvero in misura uguale per ciascuna utenza.
Tra le sottocategorie variabili, quella relativa alla “raccolta e al trasporto dei rifiuti urbani” è destinata a coprire i costi della raccolta e del trasporto e della raccolta differenziata e viene attribuita alle utenze domestiche, in regime presuntivo, con l’attuale criterio di riparto della quota variabile, ossia il numero dei componenti il nucleo familiare, ponderato con i coefficienti Kb ed a quelle non domestiche sulla base della superficie ponderata per i coefficienti Kd, aggiungendo un altro parametro p legato alla maggiore o minore propensione a produrre rifiuti a parità di attività svolta e di superficie dei locali (su base volontaria). Si rammenta che i coefficienti Kb saranno ricalcolati, rispetto a quelli della tabella allegata al Dpr 158/1999, utilizzando la formula Kb(n) = √n (ferma restando la possibilità di utilizzare indici di produzione territoriale specifici, sotto certe condizioni). Va evidenziato che per le utenze domestiche non residenti, l’Arera propone di considerare sempre un componente quale valore minimo (incrementabile in caso di autocertificazione dell’utente). I coefficienti Kd vengono modificati, eliminando la suddivisione territoriale e dimensionale, individuando un valore minimo pari al valore più basso in precedenza stabilito, ridotto del 50% ed un valore massimo pari al coefficiente più alto, aumentato del 50%.
Le sottocomponenti variabili “trattamento e recupero” e “trattamento e smaltimento”, destinate rispettivamente a finanziare i costi di trattamento e recupero (al netto dei proventi derivanti dai rifiuti e quelli derivanti dai sistemi di compliance agli obblighi di responsabilità estesa del produttore) ed i costi di trattamento e smaltimento, vengono ripartite tra le utenze domestiche e quelle non domestiche con gli stessi parametri individuati per la commisurazione della componente “raccolta e trasporto dei rifiuti urbani”.
Per quanto riguarda i criteri di ripartizione dei costi tra le macrocategorie di utenza domestica e non domestica, si conferma quanto previsto nel documento per la consultazione n. 179/2025, che prevede una ripartizione preliminare tra le due macrocategorie sulla base dello specifico driver ritenuto più idoneo con riferimento al servizio o alle attività sottesi alle specifiche voci di costo considerate. Così, l’Autorità propone di ripartire la sottocomponente “decoro urbano” in base alla superficie o agli abitanti equivalenti o una combinazione di essi, ovvero il costo operativo CLS per abitante equivalente, trattandosi di una voce riferita a servizi indivisibili.
Per la sottocomponente “accesso al servizio” si propone di utilizzare la dotazione dei contenitori e la volumetria disponibile per conferimento entro un raggio prefissato. Per la sottocomponente “raccolta e trasporto dei rifiuti urbani” si propone di utilizzare driver quali la frequenza massima di ritiro e per quelle relative al “trattamento e smaltimento” e “trattamento e recupero” la quantità di rifiuto rispettivamente indifferenziato e differenziato conferito dalle due macrocategorie di utenze. In regime presuntivo, la stima dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche verrà effettuata sulla base di misurazione a campione, in modo da determinare l’incidenza degli stessi sul totale dei rifiuti complessivamente raccolti. Il tutto avverrà durante una specifica fase sperimentale.
(*) Vicepresidente Anutel
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