Personale

Buoni pasto, orario multi periodale e permessi per motivi personali o familiari: i chiarimenti dell'Aran

Continua senza sosta l'attività dell'Agenzia per aggiornare la propria banca dati degli orientamenti applicativi

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di Consuelo Ziggiotto e Salvatore Cicala

Continua senza sosta l'attività dell'Aran per aggiornare la propria banca dati degli orientamenti applicativi sul nuovo contratto nazionale di lavoro del comparto delle funzioni locali sottoscritto il 16 novembre 2022.

Le tematiche affrontate sono tante e svariate: si passa dal buono pasto del personale in lavoro agile, all'orario multi periodale, ai permessi orari retribuiti per particolari motivi personali o familiari.

L'ultima tornata contrattuale del comparto delle funzioni locali, in analogia con quanto avvenuto per il comparto delle Funzioni centrali e Sanità, ha introdotto la regolamentazione del «lavoro a distanza» con la previsione di specifiche clausole relative al lavoro agile e a quello da remoto.

La disciplina contrattuale definisce il «lavoro agile» come una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, disciplinata da ciascun ente con proprio regolamento ed accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, mentre il «lavoro da remoto» come una modalità di esecuzione con innanzitutto un vincolo di luogo e anche di tempo.

Partendo da tale assunto, per l'Aran (CFL204) solo nel caso di lavoro da remoto, comportando questo un vincolo di tempo e di luogo, è possibile riconoscere il buono pasto.

Si tratta di una posizione chiara che non lascia spazi interpretativi diversi rispetto alle recenti indicazioni fornite della Funzione pubblica (parere DFP-0047621-P-10/06/2022).

Sempre in materia di buono pasto (e di servizio mensa) i tecnici di Via del Corso escludono categoricamente il riconoscimento dello stesso nel caso di una pausa inferiore a trenta minuti (CFL197).

L'istituto della pausa di almeno dieci minuti, da effettuarsi dopo le sei ore continuative di prestazione lavorativa, è stato previsto dal nuovo contratto del 16 novembre 2022 con lo scopo di dare attuazione alle disposizioni contenute nell'articolo 8 del Dlgs 66/2003.

L'adozione dell'orario multi periodale consente di ridurre le ordinarie prestazioni di lavoro nella/e settimana/e con minor carico di impegni e di aumentare le ordinarie prestazioni di lavoro nella/e settimana/e con più intensità di impegni e/o di scadenze.

La sua finalità è dunque quella di tutelare in via prioritaria le esigenze organizzative dell'ente, senza aggravi economici a carico del bilancio degli enti e senza dover forzare l'applicazione delle regole del lavoro straordinario.

Ciò premesso, nulla impedisce all'ente di attivare un orario multi periodale che preveda, nel periodo in cui siano incrementate le prestazioni lavorative, di distribuire le maggiori ore lavorative anche nella giornata del sabato, con conseguente articolazione oraria settimanale non più su cinque ma su sei giorni.

Questa la conclusione cui giunge l'Agenzia con il parere CFL200, precisando però che le prestazioni rese nella giornata del sabato (da intendersi giornata lavorativa ordinaria che per effetto dell'orario multiperiodale) non è dovuto alcun compenso aggiuntivo e, non può farsi riferimento alla disciplina del riposo compensativo.

Sul versante dei permessi orari retribuiti per particolari motivi personali o familiari, l'Aran (CFL195) chiarisce che la nuova formulazione del comma 1, dell'articolo 41 del contratto del 16 novembre, («al dipendente, possono essere concesse, a domanda, compatibilmente con le esigenze di servizio, 18 ore di permesso retribuito nell'anno, per particolari motivi personali o familiari, senza necessità di specifica documentazione e/o giustificazione. Il diniego deve essere motivato e formalizzato») rende non è più necessario che il dipendente espliciti la motivazione della sua richiesta di fruizione del permesso in oggetto, mentre, risulta necessaria la motivazione dell'eventuale diniego alla fruizione che dovrà essere formalizzata da parte del responsabile della struttura secondo le modalità organizzative adottate dagli enti.

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