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Concorsi, anche per la prova pratica scritta occorre l’anonimato

La violazione del principio dell’anonimato non può essere considerata irrilevante soltanto perché concernente una prova pratica scritta che si è innestata in un più ampio modulo di prova orale

di Pietro Alessio Palumbo

L’anonimato è la regola di base dei concorsi pubblici per garantirne la piena imparzialità. Il Consiglio di Stato (sentenza n. 6284/2025) ha chiarito che ciò rileva affinché la prova pratica scritta sia dispensata dall’obbligo dell’anonimato non è né la sua formale qualificazione di prova pratica né tanto meno la sua stretta correlazione a una prova orale. Ciò che veramente rileva sono le concrete modalità con cui tale prova pratica deve essere svolta. Ed infatti: se tale prova – pur consistendo ...