Consiglieri comunali, vietate le richieste d’accesso agli atti «esplorative»
Il diritto di visionare atti e documenti non può tradursi in strategie ostruzionistiche: compete al richiedente la selezione del materiale di proprio effettivo interesse e utilità
Secondo il Tar Milano (sentenza n. 3222/2023) il diritto del consigliere comunale di visionare atti e documenti non può tradursi in strategie ostruzionistiche: compete al richiedente la selezione del materiale di proprio effettivo interesse e utilità. Diversamente la richiesta va respinta.
Nella vicenda il consigliere aveva formulato richiesta di accesso a ben 678 documenti. E l’Amministrazione aveva rigettato la sua richiesta. Per il consigliere il rifiuto di consegnare gli atti richiesti era ingiustificato...