Fisco e contabilità

Corte dei conti, per i revisori quattro scadenze incrociate sui questionari

Scadono, infatti, a breve i termini per gli invii dei questionari sul rendiconto 2019 e sui preventivi 2019/2021 e 2020/2022

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di Massimo Venturato

Intasamento di scadenze per i revisori degli enti locali. Scadono, infatti, a breve i termini per gli invii dei questionari per la Corte dei conti sul bilancio di previsione 2019/2021, sul rendiconto 2019 e sul bilancio di previsione 2020/2022. E prossimamente scade il termine per l'invio del questionario relativo al bilancio consolidato 2019, peraltro in formato excel, diverso da quello predisposto nella piattaforma Con.Te. Ogni Sezione di controllo della Corte ha un proprio calendario di scadenze. L'ultimo questionario inviato da parte dei revisori era quello sul rendiconto 2018 e risale alla fine del 2019.

Ciò che balza all'occhio è che se a suo tempo si è adottata la bozza di relazione o di parere predisposta da Ancrel, ora si trovano facilmente le risposte per compilare i questionari. Ma in un'ottica di semplificazione, non sarebbe meglio a questo punto predisporre la relazione al rendiconto o il parere al bilancio di previsione già in un file all'interno del portale della Corte scaricabile poi dall'ente per sottoporlo all'approvazione del Consiglio? Perché non predisporre un sistema di caricamento dati degli atti del revisore dell'ente già visibili dalla Corte su una base predisposta dalla stessa affinché i giudici contabili possano rilevare fin da subito tutti i dati utili per il controllo? Si eviterebbe un doppio lavoro e si porrebbe la Corte in condizione di poter avere i dati in tempo reale per rilevare situazioni di squilibrio finanziario o peggio ancora di dissesto, ma anche solo per rilevare il mancato rispetto delle disposizioni in materia contabile.

Ci sono due elementi che troppo spesso in passato hanno vanificato il controllo degli enti locali: la formalità a discapito della sostanza e il ritardo nell'acquisizione dei dati da parte di chi doveva controllare. Sarebbe molto più utile per la Corte dei conti richiedere al revisore dell'ente approfondimenti ad hoc su determinate incongruenze rilevate, piuttosto che far ripetere il caricamento dei dati delle relazioni e dei pareri su questionari che spesso vengono richiesti dopo due/tre anni quando le situazioni, magari, nel frattempo sono già degenerate.

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