Esenzione Imu, gli scarsi consumi di energia non giustificano la revoca
Il riscontro dei dati delle utenze domestiche da solo non può bastare
La spettanza dell’esenzione Imu è correlata alla coesistenza di due requisiti: la residenza anagrafica e la dimora abituale. Per quest’ultima, gli scarsi consumi basati sul riscontro delle utenze domestiche non conducono tout court alla revoca del beneficio ben potendo il contribuente correlare gli scarsi consumi ad altri motivi, quali, ad esempio, la permanenza in casa dei genitori che abitano nello stesso condominio o la peculiarità dell’attività lavorativa con una presenza presso la propria dimora...