Il codice dei contratti pubblici è guidato da «super-principi»
I principi del risultato, della fiducia e dell'accesso al mercato sono posti a criteri di interpretazione logico-sistematica, condizionando la portata di altre norme, se il testo non è chiaro
Il nuovo codice dei contratti pubblici (di cui al Dlgs 36/2023), le cui disposizioni sono efficaci dal 1° luglio 2023, ha registrato, sin dall'inizio, differenti approcci esegetici e anche posizioni di principio antitetiche: semplificando al massimo le rappresentazioni, da una parte vi è quella di chi ha ritenuto inopportuno il susseguirsi così ravvicinato di nuovi testi normativi (nell'arco di soli 17 anni si è avuto il Dlgs 163/2006, il Dlgs 50/2016 e, ora, il nuovo codice), ritenuto di per sé ...