Immobiliare, Nomisma: a Bologna compravendite a +3,5%
Il capoluogo dell'Emilia Romagna è seconda sola a Milano
Qualche ponteggio e nessuna gru. Dinamico, per compravendite, secondo solo a Milano. Ma un'offerta troppo scarsa limita la capacità di attrarre investitori e domanda qualificata E la prospettiva è di poco più di 10mila case nuove in 10 anni (un media di circa mille l'anno). È la fotografia del mercato immobiliare di Bologna, scattata ieri da Nomisma, in occasione dell'apertura del secondo Market Center italiano di Engel & Völkers (dopo quello di Roma), nel capoluogo emiliano, a Palazzo De' Toschi. Dall'analisi di Nomisma, emerge che nel 2022 il mercato di Bologna ha continuato a crescere, con il volume di compravendite che ha registrato un incremento annuo del 3,5%, grazie alla performance a due cifre attribuibile al primo semestre (+11,5 per cento). Il capoluogo emiliano è ormai secondo solo a quello di Milano per dinamicità. Tuttavia, la capacità di Bologna di attrarre nuovi investimenti, posti di lavoro e turismo sta ingessando il mercato, a causa della scarsità dell'offerta. Questo disallineamento tra domanda e offerta non riguarda solo le compravendite ma anche le locazioni, dove si riscontra una forte quota di domanda non soddisfatta.
«A fronte di una elevata domanda, Bologna sconta una carenza di immobili di qualità. Cresce, infatti, il divario – ha dichiarato Luca Dondi, ceo di Nomisma – tra il prodotto ristrutturato al nuovo e il prodotto usato, che rappresentano in sostanza due mercati distinti. Se questo è vero nelle tradizionali aree di pregio come Centro Storico, Colli e Giardini Margherita-Murri, tale dinamica è ancora più accentuata nelle restanti zone dove l'offerta di qualità è pressoché inesistente».«Il progetto su Bologna rappresenta lo sviluppo di un nuovo posizionamento di mercato che unirà diversi Market Center in aree metropolitane e una rete di franchising sempre più estesa e forte – ha dichiarato Tomaso Aguzzi, ceo di Engel & Völkers Italia –. Attualmente, contiamo oltre mille collaboratori e più di 85 shop operativi. Bologna si conferma come città ad alto potenziale per il nostro settore e il nostro brand, con svariate zone di interesse ancora da presidiare e un mercato con caratteristiche di forte attrattività anche per la clientela straniera».
Il segmento del pregio rimane caratterizzato da quotazioni medie stazionarie. Per le proprietà ristrutturate al nuovo, il range è ampio rispetto alle singole zone di pregio, con l'area del centro storico che presenta valori medi minimi e medi massimi compresi tra 4.500 e 7mila euro al mq. La quotazione top ha toccato oltre 8mila euro al mq nell'area del Quadrilatero (centro storico, Colli, Giardini Margherita-Murri). Nella zona dei Colli si segnala una tendenza al rialzo rispetto al semestre precedente, trainata dalla scarsità dell'offerta. Stabili le quotazioni nell'area compresa tra Giardini Margherita e Murri, con un'oscillazione dei prezzi che varia tra 4mila e 6mila euro al mq.