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La Consulta sugli Ncc: illeggitimo l’obbligo di residenza nella Regione

Per la terza volta quest’anno, un altro nodo della normativa che regola il servizio Ncc e taxi non supera il pettine della Corte costituzionale

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di Flavia Landolfi e Vittorio Nuti

Per la terza volta quest’anno, un altro nodo della normativa che regola il servizio Ncc e taxi non supera il pettine della Corte costituzionale. Ad essere censurata dalla Consulta - che coglie l’occasione per ribadire la «necessità costituzionale di un’apertura al mercato» del settore del trasporto pubblico non di linea, «eliminando ogni barriera regolatoria priva di adeguata giustificazione» - è una norma della Regione Umbria (legge 17/1994) che indica tra i requisiti per l’iscrizione nel ruolo ...