Amministratori

Niente parere dalla sovrintendenza sull'autorizzazione paesaggistica del Comune, vale il silenzio assenso

L'istituto ha valenza orizzontale, cioè solo nei rapporti fra pubbliche amministrazioni

di Pippo Sciscioli

Si applica il silenzio assenso in caso di mancato parere della sovrintendenza nell'ambito del procedimento di rilascio dell'autorizzazione paesaggistica secondo l'articolo 146 del Dlgs 42/2004 di competenza comunale. Ne consegue che, decorso il termine di 45 giorni prescritto dal codice Urbani, il Comune può attivare il meccanismo dell'articolo 17-bis della legge 241/1990, introdotto dalla Legge Madia (legge 124/2015) e rilasciare l'autorizzazione paesaggistica in favore del privato richiedente.

Il Tar Salerno, con la sentenza n. 1542/2021, chiarisce la portata dell'istituto che ha valenza orizzontale, cioè solo nei rapporti fra pubbliche amministrazioni (Comune e Soprintendenza).

In tal senso militano almeno tre elementi:
1) il tenore letterale del comma 3 dello stesso articolo 17-bis secondo cui «Le disposizioni dei commi 1 e 2 si applicano anche ai casi in cui è prevista l'acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni preposte alla tutela paesaggistico-territoriale, dei beni culturali»;
2) il parere n. 1640/2016 del Consiglio di Stato, reso in sede consultiva, per il quale il silenzio assenso vale in tutti i procedimenti amministrativi destinati a concludersi con una decisione pluri-strutturata (come quella che sfocia nell'autorizzazione paesaggistica) in cui l'amministrazione procedente deve acquisire il parere obbligatorio di un'altra prima di adottare il provvedimento finale;
3) l'articolo 11, comma 9, del Dpr 31/2017 (Disciplina della procedura autorizzativa semplificativa paesaggistica)per cui «... in caso di mancata espressione del parere vincolante del soprintendente nei tempi previsti…., si forma il silenzio- assenso ai sensi dell'art.17 bis della L. 241/90 e ss.mm.ii. e l'amministrazione procedente provvede al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica».

Peraltro, il termine assegnato dal Codice alla Soprintendenza per rendere il parere ha natura perentoria, con la conseguente illegittimità di un eventuale parere tardivo anche se contrario dell'ente richiesto. Sul punto, il decreto "Semplificazioni 1" (Dl 76/2020) ha aggiunto il comma 8-bis alla legge 241/1990 stabilendo l'inefficacia di determinazioni adottate da enti dopo la scadenza dei termini fissati anche in tema di silenzio assenso ex articolo 17-bis della legge generale sul procedimento amministrativo.

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