Amministratori

Partecipate, focus dei commercialisti su monitoraggio e gestione della crisi tra testo unico e codice di settore

Realizzato dall'Osservatorio nazionale enti pubblici e società partecipate del Consiglio nazionale della categoria

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di Daniela Casciola

Anche nelle società a controllo pubblico (pur interessate da una disposizione speciale) è solo con il ricorrere di uno stato di crisi come definito dal codice della crisi d'impresa che sorge il dovere giuridico di adottare provvedimenti necessari secondo quanto stabilito dall'articolo 14 del Tusp. In presenza di stati di difficoltà anteriori, e quindi in situazioni di mero rischio di crisi, sono invece prospettabili solo buone pratiche, eventualmente sindacabili alla luce della business judgment rule.

É la tesi di fondo del primo documento elaborato dall'Osservatorio Enti pubblici e Società partecipate, istituito lo scorso marzo come Ufficio di diretta collaborazione della Presidenza del Consiglio nazionale dei commercialisti, con il coordinamento scientifico di Davide Di Russo, che si intitola «La crisi nelle società pubbliche, tra TUSP e CCII».

«Anche per le società a controllo pubblico - spiega proprio Di Russo - (fatti salvi i vincoli fissati dai commi 4 e 5 dell'articolo 14 del Tusp) vale tendenzialmente quanto stabilito al riguardo dal codice della crisi d'impresa , una volta preso atto che oggi la normativa generale, sostanzialmente, già di per sé prevede, per tutte le società, un sistema di gestione della crisi e monitoraggio del relativo rischio analogo a quello che il TUSP aveva introdotto, per le società a controllo pubblico, sin dal 2016».

L'Osservatorio – come ha ricordato il presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio – è nato con l'ambizione di creare un luogo di confronto con alcuni tra i più autorevoli esperti in materia di amministrazioni pubbliche e società a partecipazione pubblica, così da realizzare un'attività di studio e analisi per l'elaborazione di progetti, proposte e suggerimenti, nonché per l'espressione di indirizzi e orientamenti utili a promuovere buone pratiche e soluzioni normative e interpretative di ampio respiro. In questo caso l'obiettivo è stato quello di risolvere alcune questioni poste dalla normativa speciale del Tusp in materia di crisi e dalla sua interazione con la disciplina generale del codice della crisi.

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