Partecipate, indicatori di crisi anche dai dati extracontabili - Al via le istruzioni Mef per la relazione sul governo societario
La relazione deve essere presentata contestualmente al bilancio di esercizio in assemblea dei soci
La Struttura Mef, in base all'artiolo 15 del testo unico sulle partecipate, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la versione definitiva del documento «Indicazioni sul programma di valutazione del rischio di crisi aziendale» a suo tempo esposto per la consultazione di rito.
Il programma rappresenta il cuore della relazione sul Governo societario, relazione che deve essere presentata contestualmente al bilancio di esercizio in assemblea dei soci, ed è particolarmente delicato in un periodo di crisi perché è strettamente connessa, anche in termini di responsabilità degli amministratori e dei soci, al regime di prevenzione delle crisi di impresa ai sensi del quale «qualora emergano, nell'ambito dei programmi di valutazione del rischio di cui all'articolo 6, comma 2, uno o più indicatori di crisi aziendale, l'organo amministrativo della società a controllo pubblico adotta senza indugio i provvedimenti necessari al fine di prevenire l'aggravamento della crisi, di correggerne gli effetti ed eliminarne le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento"» (articolo 14, comma 2).
Il documento affronta in premessa i rapporti tra norme sulla crisi del testo unico e le disposizioni del Codice della crisi: le «due discipline si distinguono per il fattore temporale in quanto le disposizioni contenute nell'articolo 6 del Tusp rilevano in una fase prodromica, con la finalità di favorire l'emersione di segnali di allerta di una potenziale crisi. Il menzionato Codice della crisi interviene, invece, in una fase successiva, quando la crisi è già in atto ovvero risulta molto probabile che possa insorgere».
Il documento si sofferma sugli indicatori di crisi, fornendone una esemplificazione ma precisando che «la scelta degli strumenti di analisi deve essere effettuata privilegiando quelli in grado di misurare con più accuratezza i rischi a cui la società risulta maggiormente esposta, consentendo una valutazione chiara dello stato di salute. A tal fine si sottolinea che nel presente documento sono suggeriti alcuni strumenti di analisi che possono essere integrati e sostituiti con altri (ad es. gli indici/indicatori elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ai sensi dell'art. 13 comma 2 del Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza)».
Per il Mef è auspicabile anche la «valutazione degli aspetti qualitativi, non risultanti dalla contabilità, integra l'analisi per indici sopra riportata e consente di disporre di informazioni aggiuntive sulle tipologie di rischi, che, per loro natura, non possono essere rilevati e misurati con strumenti tradizionali».
È richiesto inoltre che «al fine di garantire la trasparenza e la comprensibilità del Programma, l'organo amministrativo dovrebbe descrivere le modalità di calcolo degli indicatori e degli indici utilizzati, motivando nella relazione sul governo societario eventuali modifiche apportate agli strumenti di valutazione precedentemente adottati». In proposito, il Mef sottolinea «la necessità di un monitoraggio costante delle soglie di allarme per testarne la significatività (intesa come capacità di intercettare situazione di difficoltà aziendali), con la conseguente riparametrazione nel caso in cui le stesse non fossero ritenute più adeguate. Al riguardo si invita l'organo amministrativo della società a motivare dette riparametrazioni nella Relazione sul governo societario».
Il documento Mef non propone, però, né un modello di relazione sul governo societario, in merito alla quale si potrà fare riferimento all'apposito documento emanato dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti (2019), né detta delle indicazioni riguardo alla procedura da seguire in caso di emersione di indicazioni di crisi, in merito alla quale il principale riferimento resta il documento «Linee guida per la definizione di una misurazione del rischio» emanato da Utilitalia (2017).