Fisco e contabilità

Pnrr, il tavolo parti sociali al via con 32 organizzazioni - Mille esperti per enti locali

Probabilmente la prossima settimana, un nuovo «decreto Recovery» con ulteriori norme di semplificazione

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di Gianni Trovati

Tre mosse per far andare a pieni giri il motore della macchina organizzativa del Recovery Plan. La prima: arriva il «tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale» previsto nello schema di governance del Pnrr. La seconda: entro la fine dell'anno Regioni, Province e Comuni saranno pronti ad andare spediti sui progetti del Piano grazie al reclutamento dei 1000 esperti che li aiuteranno a centrare gli obiettivi. Infine, arriverà, probabilmente la prossima settimana, un nuovo "decreto Recovery" con ulteriori norme di semplificazione per velocizzare il piano.

Per quanto riguarda il tavolo permanente, il premier Mario Draghi ha firmato il Dpcm che istituisce l'organismo di confronto con le parti sociali. Un organismo che vedrà la partecipazione di 32 sigle. Tra queste, gli enti locali, i sindacati, le imprese, comprese le associazioni di edili, commercianti, artigiani, agricoltori, le cooperative, le banche, ma anche il terzo settore, il mondo dell'università e della ricerca. Il presidente del Consiglio potrà «individuare un coordinatore tra personalità» con «elevate competenze e comprovata esperienza». A seconda dei temi saranno invitati anche i singoli ministri.

Un Dpcm in via di perfezionamento, che ha incassato l'intesa in Conferenza unificata, fisserà invece le regole per reclutare mille professionisti e tecnici con contratti di collaborazione a tempo, a sostegno degli enti locali. Le Regioni entro il 27 ottobre devono stilare i loro piani territoriali, il rispetto dei target è precondizione per l'erogazione dei fondi. Previste cabine di regia regionali incaricate della «pianificazione, gestione e verifica delle attività degli esperti». Obiettivo: rendere le Regioni più veloci. E non finire sotto la lente di Bruxelles.

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