Urbanistica

Qualità dell'abitare, città e Regioni al traguardo del maxi-bando

Da Aosta alla Sicilia, i progetti degli enti locali e territoriali candidati al bando che scade il 16 marzo

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di Massimo Frontera

Si chiude domani, martedì 16 marzo, il termine della prima scadenza del bando nazionale della Qualità dell'abitare, che mette in palio 854 milioni di euro. Risorse che dovrebbero essere come volàno per innescare iniziative e risorse del mondo privato, oltre a finanziamenti di altri soggetti pubblici. Dopo la pubblicazione del bando, dopo la costituzione dell'"alta commissione" e la sua prima riunione ai primi di marzo; e soprattutto dopo l'attività di illustrazione e spiegazione del bando attraverso i webinar istituzionali, arriva il momento della verità, con l'effettivo invio dei progetti candidati. E questa volta si spera che il bando abbia successo. L'ultima esperienza simile è quella del Piano città del governo Monti che ha alimentato grandi aspettative ma non ha lasciato un buon ricordo. Il bando "Pinqua" finanzia singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici, incluse le incompiute, con lo scopo di ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale attraverso vari tipi di interventi che abbiano come principi guida, tra le altre cose, quello della limitazione di consumo di suolo, della mobilità alternativa e dell'efficienza energetica. Tra le regioni e le città, grandi e piccole, che hanno già comunicato le candidature ci sono le sueguenti.

In Toscana interventi "diffusi"
La regione Toscana presenta progetti per un costo complessivo di 45 milioni. Riguardano gli ambiti territoriali dei Comuni della cintura pisana, delle Unioni dei Comuni della Garfagnana e della Mediavalle del Serchio, di Calenzano e Sesto Fiorentino per la Piana.

A Torino servizi in periferia
Torino ha pensato a rigenerare le aree periferiche esposte al disagio abitativo e socioeconomico, scegliendo Porta Palazzo, Racconigi e Vallette, quartieri già interessati da interventi e progetti già finanziati nell'ambito di iniziative comunali, nazionali ed europee, oltre che investimenti promossi da privati.

Rimini punta sull'ex mercato ortofrutticolo
Rimini candida l'intervento "Innescare la rigenerazione. Proposta per le aree ex Mercato ortofrutticolo (MOI) lungo via Emilia e di via Balilla" con una richiesta di quasi 15 milioni di euro per realizzare: 52 alloggi di proprietà comunale, da assegnare in locazione a canoni sociali e/o agevolati; un asilo nido a due sezioni; due spazi per attività pubbliche e collettive (Forum urbano); spazi pubblici attrezzati (piazza, parco, parcheggi e percorso ciclopedonale) di collegamento tra i nuovi edifici e gli spazi esistenti. A Via Balila è prevista la riqualificazione energetica, con Superbonus, di 21 alloggi Erp del Comune.

A Foggia sostituzione edilizia
Foggia propone "Borgo Croci". Il progetto prevede: sostituzione dei capannoni dell'ex istituto d'arte di via San Severo per realizzare 12 alloggi parcheggi di Ers; sostituzione degli insediamenti abusivi per realizzare 56 alloggi di Ers e spazi per attività sociali e scolastiche lungo via Capitanata. Fornitura di attrezzature, materiali e arredi per rendere operative le strutture sociali e scolastiche previste ai piani terra degli edifici di Erp, riqualificazione delle aree di verde pubblico attrezzato e sistemazione e incremento della superficie permeabile prospicienti viale Dauno e via Capezzuto; realizzazione di percorsi pedonali sicuri di attraversamento e di socializzazione del quartiere e potenziamento del sistema di piste ciclabili su via San Severo, unm parco pubblico nell'area del tratturo regio in prossimità del Real Tempio Calvario (monumento nazionale) e contestuale eliminazione di baracche e una piazza di quartiere con verde pubblico attrezzato e contestuale eliminazione di baracche nell'area tra viale Candelaro e via Capitanata.

Lecce trasforma l'ex Galateo
A Lecce chiede ri convertire l'immobile "ex Galateo" in social housing", oggetto di un concorso di progettazione aggiudicato a dicembre scorso. Ai 15 milioni statali potrebbero aggiungersi altri 3,7 milioni da parte di Puglia Valore Immobiliare, società di cartolarizzazione della Regione Puglia e proprietaria dell'immobile. Sono previsti 70 nuovi alloggi, social housing e alloggi per studenti, con spazi comuni, cucine e lavanderia, biblioteca, aule studio, asilo nido, palestra e ambulatorio medico, spazi multifunzionali, per il commercio di prossimità e per laboratori artigianali, spazi da dare in gestione ad associazioni e start up, oltre alla terrazza di uso pubblico.

In Sicilia interventi a rete
I tre comuni agrigentini di Licata, Palma di Montechiaro e Ravanusa hanno proposto il riassetto dei rispettivi centri urbani, con una richiesta di finanziamento complessiva di 15 milioni di euro (5 milioni per ciascun comune). L'obiettivo è di riorganizzare il patrimonio di edilizia residenziale sociale, rigenerare il tessuto socio-economico e migliorare la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici.

Oristano riqualifica le frazioni
A Oristano il comune punta sul Programma "Oristano est" che prevede una attività di riqualificazione delle frazioni, secondo una visione di integrazione territoriale, ambientale, sociale, culturale e sportiva che è costituita dal rafforzamento delle potenzialità del Parco fluviale del Tirso, realizzando un unicum che completa il parco lineare che racchiude la città, completando gli interventi di Oristano est e Oristano ovest.

A Milano piste ciclabili e case
A Milano due proposte per i quartieri Niguarda e San Siro, per rigenerare eree e spazi pubblici che fanno perso ciascuno un edificio pubblico da recuperare e riprogettare, per destinarli ad abitazione transitoria. Per ciscun progetto è prevista una spesa di 15 milioni. Oltre a questo si prevede di sistemare strade di quartiere, incluse piste ciclabili, e spazi pubblici, aggiungendo servizi di prossimità a disposizione degli abitanti, come laboratori, spazi dedicati alla microimpresa, al co-working e allo stare insieme.

A Modena riqualifica alloggi pubblici
Il Comune di Modena candida il progetto "Modena. Abitare dopo la pandemia: la città nel quartiere", dal costo di 36 milioni di euro, di cui 14,3 milioni dovrebbero arrivare dal bando nazionale. Il resto delle risorse dovrebbero arrivare dalle casse del comune e altri soggetti, come la società di trasformazione Urbana CambiaMo Spa. L'area è quella a nord della città, compresa tra il comparto Nonantolana, il comparto ex Consorzio Agrario, il comparto ex Mercato Bestiame con via Finzi e la tangenziale. Se tutto andrà come previsto si realizzano 119 nuovi alloggi.

A Macerata parcheggi e strade
A Macerata il Comune ha pensato a tre proposte per altrettante zone urbane: 1) via Zorli - via Maffeo Pantaleoni - via Pace; 2) ) via Trento - corso Cavour - piazza Garibaldi - piazza della Vittoria; 3) contrada Torregiana - Fontescodella. Nei vari casi sono previsti interventi di miglioramento e sistemazione stradale, restauri, costruzione di un parcheggio multipiano, costruzione di un edificio Erp, trasformazione di edifici esistenti per realizzare servizi pubblici.

Cohousing a La Spezia
In Liguria la città di La Spezia ha preparato un progetto di cohousing per una scuola abbandonata, un parco del 2 giugno completamente rinnovato, più telecamere e una fattoria didattica al Parco dei cigni e alle Pianazze. Il tutto costa 16 milioni di euro.

Verbania recupera vecchie case operaie
Verbania ha pensato a al progetto "+ Sassonia + Verbania + Quartiere dei Legami", con opere e servizi mirati alla rigenerazione urbana e alla rivitalizzazione sociale dell'ambito urbano, attraverso interventi strutturali e infrastrutturali di miglioramento della qualità urbana e del decoro, di riqualificazione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche nonché degli edifici. Costo 9 milioni di euro. Si tratta - tra le altre cose - di ristrutturare e riqualificare vari edifici, incluse le Case Operaie Sassonia in via Roma, di sistemare piazze e di attuare interventi di nuova costruzione, come un parcheggio di 250 posti.

Bologna punta sull'ex Navile
Il comune di Bologna candida due proposte del valore di 15 milioni l'una. La prima consiste nella riqualificazione di un'ampia parte della Bolognina ed ex comparto Navile; la seconda l'acquisizione e la riqualificazione di una porzione dell'ex scalo ferroviario Bologna-Ravone per realizzare edilizia residenziale sociale. Sono previsti, tra l'altro, un'infrastruttura stradale, la riqualificazione di due corti residenziali di proprietà comunale e dei relativi immobili di edilizia residenziale pubblica su via Albani, la riqualificazione di alcuni edifici dell'ex mercato ortofrutticolo, la riqualificazione di un edificio da destinare a cohousing pubblico.

Aosta si concentra sul quartiere Cogne
Aosta punta invece alla "riqualificazione globale" del quartiere Cogne, attraverso la riorganizzazione, il ripensamento e il recupero degli spazi comuni e della viabilità e di parte del patrimonio edilizio storico. L'obiettivo è creare "nuove aree di interesse per lo sviluppo di attività in grado di rivitalizzare il quartiere, disegnando una nuova centralità urbana all'interno del quartiere, connessa al centro storico, verso Est, e ai poli d'interesse e commerciali della città, a Ovest".

Roma interviene su Tor Bella Monaca
Anche la Capitale partecipa al bando con tre progetti, nelle aree periferiche di Tor Bella Monaca, Cardinal Capranica e Porto Fluviale. Più precisamente, i tre progetti coinvolgono l'Ex I.I.S. Don Calabria in via Cardinal Capranica, la Ex Direzione Magazzini Commissariato in Via Del Porto Fluviale, il Recupero del comparto R5 a Tor Bella Monaca e sono stati elaborati dal dipartimento dell'Urbanistica con i municipi e alcuni Atenei.

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