Amministratori

Sicurezza edifici e territorio: domande entro il 15 febbraio, disponibili fondi per 450 milioni

I comuni interessati al contributo potranno, entro un determinato importo, effettuare la richiesta per una o più opere pubbliche

di Patrizia Ruffini

Aperta, fino al 15 febbraio, la finestra temporale utile al fine di richiedere i contributi, per l'annualità 2022, diretti al finanziamento di opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. I fondi di 450 milioni di euro sono stati assegnati al Ministero dell'Interno dall'articolo 1, comma 139 e seguenti, della L.145/2018.

Con il decreto 8 gennaio 2022, anticipato sul sito in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
, il Viminale segnala che la richiesta va presentata alla Direzione Centrale per la Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP). Saranno dunque escluse eventuali domande presentate con modalità diverse da quella telematica tramite la nuova piattaforma.

I comuni interessati al contributo potranno, entro un determinato importo, effettuare la richiesta per una o più opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. Tale limite è pari: a 1 milione di euro per i comuni con una popolazione fino a 5 mila abitanti, a 2,5 milioni di euro per i municipi con popolazione da 5 a 25 mila abitanti e 5 milioni di euro per gli enti con popolazione superiore a 25 mila abitanti. Non possono invece presentare la richiesta i comuni che, nella graduatoria dell'anno 2021, hanno ottenuto l'intero contributo concedibile per fascia demografica.

Le opere, che devono essere non integralmente finanziate da altri soggetti, hanno il seguente ordine di priorità: messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici (con precedenza per quelli scolastici e strutture di proprietà dell'ente).

Gli interventi ammissibili come opere di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico possono essere:
- di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico.; per questi investimenti è necessaria l'attestazione del competente personale tecnico dell'ente o di altre istituzioni, anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l'aumento della resilienza del territorio;
- di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate da calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana.
Riguardo a strade, ponti e viadotti sono finanziabili: manutenzione straordinaria delle strade e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde, la sostituzione del pavimento stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce); manutenzione straordinaria su ponti e viadotti (compresa demolizione e ricostruzione).

Rientra, poi, nella messa in sicurezza e efficientamento energetico degli edifici la manutenzione straordinaria:
- volta al miglioramento sismico per messa in sicurezza dell'edificio a garanzia dell'utenza;
- di adeguamento impiantistico e antincendio;
- per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche;
- per interventi di efficientamento energetico.

Gli investimenti devono essere identificati dai CUP, classificati sotto la voce "Messa in sicurezza edifici e territorio-comma 139_anno 2022" e secondo i Settori e sotto-settori specificati dal Ministero. Nell'istanza da presentare (allegata al decreto 8 gennaio 2022) occorre riportare anche il cronoprogramma dei lavori. Da tener presente inoltre che le richieste devono riferirsi ad opere pubbliche inserite nella programmazione annuale o triennale degli enti locali e che rientrano nello strumento urbanistico vigente nell'ambito territoriale del comune.

Da ultimo, alla data della presentazione della domanda i comuni devono aver trasmesso alla Bdap i documenti contabili riferiti al rendiconto dell'anno 2020, completi di SDB (Schemi di bilancio), DCA (Dati contabili analitici) e IND (Indicatori).
Poiché il termine per la presentazione delle istanze del 15 febbraio 2022 (ore 23.59) è perentorio, il Ministero ricorda agli enti di svolgere tempestivamente tutte le attività preliminari necessarie alle istanze di finanziamento (richiesta di nuovi CUP, approvazione dei piani annuali o triennali delle OOPP, invio dei bilanci alla Bdap, etc.,), tenendo anche conto dei tempi di aggiornamento dei sistemi, normalmente stimabili in 5 giorni lavorativi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©