Fisco e contabilità

Tempi stretti per le variazioni al bilancio di previsione 2021/23

Possono essere deliberate non oltre il 30 novembre, fatte salve singole fattispecie, ammesse fino al 31 dicembre

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di Anna Guiducci

Secondo l'ordinamento finanziario e contabile, le variazioni al bilancio di previsione possono essere deliberate non oltre il 30 novembre di ciascun anno, fatte salve singole fattispecie, tassativamente elencate al comma 3 dell'articolo 175 del Tuel, che sono ammesse fino al 31 dicembre. Ai fini di una puntuale analisi dei fabbisogni di spesa degli enti locali è particolarmente importante in questa fase programmare puntualmente la capacità residua di impegno dell'ente, allo scopo anche di individuare eventuali economie da impiegare per il raggiungimento degli equilibri finanziari correnti e in conto capitale.

Le regole da osservare per la spesa corrente e in conto capitale
Le regole da osservare per la corretta assunzione degli impegni di spesa sono diverse a seconda che si tratti di gestione corrente o degli investimenti. Il principio generale stabilisce che tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate siano registrate nelle scritture contabili al momento in cui l'obbligazione stessa si perfeziona, con imputazione agli esercizi di esigibilità. In ossequio al principio di competenza finanziaria potenziata, non possono dunque essere imputate ad un determinato esercizio finanziario le spese per le quali non sia venuta a scadere la relativa obbligazione giuridica. Le previsioni correnti, relative ad acquisti di beni o servizi finanziati con risorse ordinarie, dovranno pertanto tenere conto dei tempi di consegna o di esecuzione della prestazione, che dovrà essere resa entro la fine dell'esercizio. In caso di spesa corrente finanziata da entrate vincolate, lo strumento tecnico per traslare l'imputazione agli esercizi successivi è rappresentato dal fondo pluriennale vincolato. Diverse sono invece le regole di conservazione della spesa per investimenti, la cui disciplina è rintracciabile al punto 5.4 del Principio contabile 4/2 al Dlgs 118/2011. Le partite di giro e i rimborsi delle anticipazioni di tesoreria sono imputati in relazione alle esigenze della gestione, non trovando applicazione in questo caso i principi di competenza finanziaria potenziate.

Gli impegni sul bilancio pluriennale
Eventuali obbligazioni con esigibilità differita dovranno invece essere imputate agli esercizi di competenza del bilancio pluriennale, i cui stanziamenti sono di tipo autorizzatorio. Non è però possibile assumere obbligazioni di spesa corrente sugli esercizi successivi a quello in corso, a meno che non si tratti di contratti o convenzioni pluriennali o di impegni necessari per garantire la continuità dei servizi connessi con le funzioni fondamentali dell'ente. Inoltre non possono essere assunti impegni di spesa sugli esercizi non considerati nel bilancio di previsione se non per contratti di somministrazione, di locazione, per prestazioni periodiche o continuative di servizi di cui all'articolo 1677 del codice civile, o per spese correnti correlate a finanziamenti comunitari. É sempre possibile invece assumere impegni per le rate di ammortamento dei prestiti, inclusa la quota capitale.

Un occhio alla cassa
Il rispetto della disciplina pubblicistica in materia di pagamenti impone infine al responsabile della spesa l'accertamento preventivo delle disponibilità di cassa, anche allo scopo di evitare la formazione di debiti pregressi.

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