Progettazione

Verso un prezzario unico per le costruzioni: primo passo compiuto grazie al superbonus 110%

Anche grazie al Bim la spinta veso l'industrializzazione dei cantieri è evidente: l'uso di un prezzario unico aiuterebbe l'innovazione

di Antonio Ortenzi

Emanato il decreto attuativo da parte del Mise sull'ormai famoso bonus al 110%, si sono dettate le regole per accedere ai finanziamenti sulle ristrutturazioni ed i miglioramenti sismici ed energetici da parte dello stato. All'interno vi sono alcuni passaggi innovativi e al di la di qualche ridondanza legislativa che gioco forza è endemica nel nostro impianto normativo, vi è un passaggio che se si avrà il coraggio di portare avanti potrà rappresentare una piccola-grande rivoluzione: l'applicazione dei prezzari.

Nell'allegato A, al punto 13.1a infatti, si fa rifermento alla possibilità, nella stima dei prezzi per i lavori, di poter usare i prezzari regionali e delle province autonome ma anche quelli Dei – Tipografia del Genio Civile. La convergenza verso quest'ultimo è un passaggio non di poco conto in quanto apre alla possibilità di poter avere un prezzario unico nazionale di riferimento.

Su questo quotidiano, chi scrive, ha auspicato più volte (ad es. "Ridurre la babele dei prezzari e integrazione con il Bim: l'innovazione passa anche da qui "-11 maggio 2015) l'esigenza di compiere passi innovativi in tal senso riportando tali esigenze sia sul tavolo aperto dal Mise sulla crisi in edilizia, sia all'attenzione dell'ottava Commissione Lavori Pubblici del Senato.

Una volta convogliata l'attenzione su un solo prezzario (anche come validissima alternativa a quelli regionali a patto che si innovino) che affronta tutte le tipologie legate al mondo delle costruzioni, il prossimo passo sarà quello di inserire i famosi #tagBim per le risorse elementari in maniera tale da poter automatizzare la stima dei costi (e dei tempi) dei futuri modelli digitali. Ancora oggi purtroppo l'attenzione sul Bim è concentrata prevalentemente verso la modellazione (authoring) e poco sulla conseguente stima di costi e tempi (4D & 5D).

Il mondo Aec nei prossimi anni dovrà affrontare delle sfide che trasformeranno in maniera radicale tutto il comparto, lo si dice da tempo e a più voci, ma sembrerebbero ancora pochi i passi verso l'innovazione e la digitalizzazione in Italia. La tendenza nel mondo della computazione e contabilità sta andando verso l'Ann (Artificial Intelligence Node - Reti neurali artificiali) che ci aiuteranno sempre più ad avere stime accurate ed automatizzate grazie anche ad algoritmi ad hoc.

Il mondo della progettazione (modellazione) si rivolgerà sempre più a "prodotti" prefabbricati di nuova generazione (soprattutto green) favorendo la produzione off site per poi avere in cantiere degli schemi di assemblaggio.

Come afferma l'ultimo rapporto McKinsey ("The next normal in construction"), la prefabbricazione modulare, l'automazione della produzione fuori sede e l'automazione dell'assemblaggio in loco consentiranno l'industrializzazione delle costruzioni e un approccio off-site basato sul prodotto quindi, si risconterà sempre più l'esigenza di un 'integrazione di sistemi di produzione automatizzati. In futuro, aumenteranno le strutture logistiche e servizi di consegna alimentati dalla commercializzazione di "prodotti" standardizzati. Le costruzioni avranno sempre più un design standardizzato ma personalizzabile e scalabile che possa migliorare con l'innovazione che avranno i prodotti dell'arco del ciclo di vita del costruito. La produzione consisterà in una catena di montaggio simile processi in ambienti sicuri, non ostili con un elevato grado di ripetibilità.

Inoltre, continua McKinsey Le aziende svilupperanno sempre di più la capacità di porre attenzione alla gestione della catena di approvvigionamento e assemblaggio in cantiere e saranno in grado di raggiungere questo obiettivo attraverso l'integrazione verticale o nell'attuare alleanze strategiche e partnership utilizzando contratti di collaborazione e incentivi maggiormente allineati. La tecnologia digitale cambierà il modello di interazione: i modelli Bim porteranno a decidere di più e meglio nelle fasi iniziali del processo, la distribuzione si sposterà verso piattaforme online e gestione logistica avanzata e piattaforme software end-to-end consentiranno alle aziende di controllare meglio e integrare valore e filiere. Il controllo o l'integrazione della catena del valore ridurrà gli attriti dei quali abbiamo parlato nei capitoli precedenti e renderanno l'innovazione più agile.

L'industrializzazione attraverso la standardizzazione e la digitalizzazione del mondo delle costruzioni ormai è cosa certa ed inarrestabile, ma che si compie a piccoli passi (anche culturali) e che non deve essere fermata, bensì agevolata. Il primo passo verso un prezzario unico sembra essere compiuto, ora l'innovazione dello stesso dovrebbe essere pervasiva e concordata in maniera che tutta la filiera e l'ecosistema del mondo Aec possa evolversi.

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