Progettazione

Maxi concorsi al rallentatore: da Roma a Napoli in affanno anche le operazioni simbolo

di Mariagrazia Barletta

Sono 141 i concorsi di progettazione banditi in Italia nel 2015 e 134 nei primi sei mesi del 2016, riferiscono i dati Oice. Tanti i bandi che non offrono certezze sulle fasi post-gara. E, indagando su dieci tra i migliori e più rilevanti concorsi aggiudicati all'incirca nell'ultimo anno, ne viene fuori un bilancio molto vario.

Vari gli ostacoli che intervengono allungando le distanze tra render e cantiere, ma non mancano esperienze virtuose. Le vicende legate all'amministrazione capitolina non hanno giocato a favore dei tempi per il concorso lanciato da Cdp Investimenti Sgr, d'intesa con il Comune di Roma, con l'obiettivo di creare un nuovo brano urbano al posto dell'ex caserma di via Guido Reni, dove dovranno sorgere la Città della Scienza, spazi pubblici, residenze, sevizi commerciali e funzioni ricettive.

A giugno 2015 la vittoria del gruppo guidato da Paola Viganò, al quale è andato il piano di recupero dell'area. «A dicembre, dopo una serie di incontri con gli abitanti del quartiere (fase di "partecipazione") che hanno consentito di mettere meglio a punto alcuni requisiti dei servizi e degli spazi pubblici, abbiamo consegnato la proposta di piano di recupero al Comune, per la relativa istruttoria» ci racconta Marco Sangiorgio, direttore generale di Cdp Investimenti Sgr.

«A oggi - ci dice - è stata completata la preistruttoria urbanistica da parte del Comune. Ci aspettiamo entro breve l'avvio delle verifiche da parte degli altri enti coinvolti nel processo approvativo».

Ora Cdpi Sgr dovrà confrontarsi con l'amministrazione Raggi. Ma, si dice tranquillo il direttore Sangiorgio: «Il risultato di questo percorso – afferma - è un progetto che prevede dotazioni di servizi e spazi pubblici molto superiori a quelli "standard" e l'investimento di importanti risorse finanziarie da parte del privato per finanziarne la realizzazione. Sarebbe perciò irragionevole una discontinuità amministrativa sul progetto e, comunque, non ce la aspettiamo».

Progressi per la riconversione dell'ex caserma Montelungo-Colleoni di Bergamo, destinata ad ospitare studentati, strutture sportive per l'università, spazi pubblici, residenze e locali commerciali. «Lo studio Barozzi-Veiga (vincitore del concorso ndr) ci sta assistendo nell'elaborazione dei contenuti tecnici dell'Accordo di programma necessario a definire i contenuti della trasformazione. L'Accordo di programma è in via di finalizzazione», ci dice ancora Marco Sangiorgio. In stasi la ricostruzione dello Scienze center Città della Scienza a Bagnoli (Napoli), distrutto dall'incendio del 4 marzo 2013. Un bando di concorso modello e una gara vinta da giovani professionisti e, poi, a loro l'affidamento dei successivi livelli di progettazione, consegnati nei tempi previsti. Poi a dicembre la Fondazione Idis ha trasmesso il definitivo alla Regione Campania, che - in virtù dell'Accordo di programma quadro sottoscritto tra Governo e enti locali - ha il compito di indire una conferenza di servizi per il rilascio delle autorizzazioni. «La Regione ha temporaneamente sospeso la conferenza per raccordarsi con il commissario nominato dal Governo».

Ad aggiornarci è Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza, riferendosi al lavoro del commissario, Salvo Nastasi, che ha poteri non solo per la bonifica, ma anche per la riqualificazione urbana di Bagnoli. «Io spero che la conferenza di servizi riparta prestissimo. Se il blocco continuasse diventerebbe una cosa all'italiana», continua Lipardi. «Il coordinamento anche con il commissario è un fatto positivo perché allarga il consenso su un'operazione molto attesa dalla città e dalla comunità scientifica internazionale», commenta Lipardi che, però, mostra preoccupazione sui tempi. «I tempi autorizzativi – dice - sono lunghi e noi abbiamo invece l'esigenza che questo cantiere parta al più presto». Il nuovo Science centre, unito al museo interattivo dedicato al corpo umano, che aprirà a dicembre, e alle altre attività della cittadella della conoscenza, avrà un valore strategico nel progetto per Bagnoli, generando uno dei più importanti attrattori tecnico-scientifici d'Italia.

In stallo il concorso per la rigenerazione del Corviale a Roma, bandito dall'Ater e finanziato dalla Regione Lazio. Ripensare gli spazi comuni del corpo principale del mega complesso di edilizia popolare e stabilire nuove connessioni urbane era l'oggetto della gara, vinta lo scorso dicembre dal gruppo capitanato da Laura Peretti. «I prossimi step saranno la realizzazione di una pubblicazione entro l'anno e poi una mostra nei prossimi mesi, poi Ater, come previsto dal bando, avrà la facoltà e non l'obbligo di affidare l'esecutivo alla vincitrice del concorso», affermano dall'azienda. «La possibilità dell'affidamento – ci dicono - è necessariamente successiva al finanziamento di 9,6 milioni richiesto alla Regione, dunque la fase esecutiva non può che avvenire solo dopo il trasferimento di tale somma».

Sempre a Roma, è terminata la definizione del nuovo headquarter di Telecom Italia nelle ex Torri delle Finanze all'Eur, secondo il progetto firmato dal team guidato dallo studio Uno-A, vincitore del concorso promosso da Telecom e Cdp. «Abbiamo già consegnato l'esecutivo, validato, poi, lo scorso maggio», ci dice Luca Piraino, co-fondatore di Uno-A. Prosegue anche il concorso per la realizzazione di nuovi spazi di accoglienza per il Museo regionale di Scienze naturali di Torino, vinto lo scorso novembre dallo studio Zeno con l'art director Alessandro Vigoni. È di 27 anni l'età media del team, che ha appena portato a casa un importante risultato. «Abbiamo firmato un contratto per il definitivo e l'esecutivo, probabilmente inizieremo a settembre», ci dice Andrea Zecchetti, fondatore di Zeno con Francesco Nobili.

A un anno dall'aggiudicazione, vanno avanti i progetti per tre nuove chiese: una a Viareggio (Lucca), una a Cinisi (Palermo) e l'altra a Forlì, secondo i progetti rispettivamente degli studi Tamassociati, Kuadra e del team dell'architetto Romano Pretolani. Si tratta dei concorsi a inviti lanciati dalle diocesi di Lucca, Monreale e Forlì-Bertinoro per realizzare nuove chiese, sotto la guida esperta del Servizio nazionale per l'edilizia di culto della Cei. «I progetti delle diocesi di Lucca e Monreale, dopo il necessario confronto con i progettisti, hanno ottenuto il nulla osta del Comitato per l'edilizio di culto della Cei per la redazione dei livelli successivi (definitivo ed esecutivo). Il progetto della diocesi di Forlì è ancora interessato dalla fase di contraddittorio dove, la diocesi, la parrocchia e i progettisti, sono impegnati a definire le questioni (di dettaglio) lasciate ancora aperte», ci dice don Valerio Pennasso, responsabile del Servizio nazionale per l'edilizia di culto.

Subisce rallentamenti il concorso per la riqualificazione di piazza della Repubblica e il recupero dell'ex caserma Garibaldi a Varese, vinto dal team dell'architetto Mauro Galantino. Insufficiente il budget a disposizione per coprire tutto l'ambito di intervento. Così, terminato il concorso, i progettisti hanno formulato più ipotesi progettuali, in modo da aiutare la committenza a capire come dividere l'intervento in fasi e come meglio indirizzare la prima tranche di risorse, ci dice Galantino. È arrivato poi cambio di amministrazione. «La nuova giunta ci ha dato l'impressione di non voler, riguardo al progetto, marcare alcuna discontinuità», continua l'architetto. Si è conclusa a dicembre 2015, con la selezione di tre vincitori, la gara bandita da Enel (attraverso il progetto Futur-E) con l'obiettivo di raccogliere proposte per la riconversione del sito della centrale turbogas di Alessandria.

Al primo posto il progetto del team guidato dalla società Recchi Engineering che aveva immaginato un parco per sport estremi. «Abbiamo presentato un'offerta per uno studio di fattibilità un po' più dettagliato rispetto al progetto proposto al concorso», ci dice l'architetto Emanuela Recchi. Ora è in corso la seconda fase dedicata alla ricerca di investitori. «Oltre ad illustrare le idee durante i numerosi incontri di presentazione del progetto Futur-E a livello nazionale, Enel sta organizzando roadshow nelle sedi diplomatiche dei paesi con più forti relazioni economiche con l'Italia. I roadshow hanno come obiettivo la ricerca di finanziatori per lo sviluppo di una delle tre idee premiate», ci dicono da Enel. Si attendono sviluppi per il concorso Invimit-Comune di Bari per riconvertire l'ex manifattura tabacchi, appena aggiudicato alla cordata guidata da Giovanni Vincenti. Il bando non offriva certezze sull'affidamento ai vincitori dei successivi livelli di progettazione, ma tutto sembra essere a favore della reale trasformazione dell'ex opificio in sede del Cnr.

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