I temi di NT+Tributi e bilanci a cura di Anutel

Dichiarazione dell'imposta di soggiorno tra le incertezze

di Stefano Baldoni (*) - Rubrica a cura di Anutel

La dichiarazione dell'imposta di soggiorno doveva essere presentata entro lo scorso 30 settembre, sia con riferimento all'annualità 2020 che al 2021. Tranne dai gestori delle strutture ricettive che hanno già inviato al Comune la dichiarazione-comunicazione prescritta dai regolamenti comunali di disciplina del tributo. Questa è stata la spiazzante posizione contenuta nelle FAQ 8-9, pubblicate dal ministero dell'Economia e delle finanze il 19 settembre scorso, posizione che ha messo in difficoltà diversi comuni

La modifica apportata dall'articolo 180, comma 3, del Dl 34/2020 all'articolo 4 del Dlgs 23/2011 ha inquadrato i soggetti gestori delle strutture ricettive all'interno del rapporto d'imposta, attribuendogli la qualifica di responsabili del pagamento, tenuti al versamento del tributo in favore del Comune, con obbligo di rivalsa nei confronti del soggetto passivo. Analogamente a quanto già accadeva sin da prima del 2020 per i soggetti che incassano o che intervengono nel pagamento delle locazioni brevi (articolo 4 del Dl 50/2017).

I gestori delle strutture ricettive sono stati altresì assoggettati all'obbligo di presentazione della dichiarazione annuale del tributo, in forma cumulata e telematica, entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello di riferimento del tributo. Termine che per le annualità 2020 e 2021 è stato prorogato al 30 settembre 2022 (articolo 3, comma 6, Dl 73/2022).

La disposizione di legge non stabilisce nessuna ipotesi di esclusione dell'obbligo dichiarativo, né tantomeno prevede il superamento degli obblighi di comunicazione/dichiarazione presenti in molti regolamenti comunali. Il Ministero, nel rispondere ad alcuni quesiti in materia, ha ritenuto invece che: «considerato che si tratta del primo anno di applicazione dell'obbligo dichiarativo mediante presentazione del modello ministeriale (Decreto 29 aprile 2022), si ritiene che i soggetti che hanno già presentato per gli anni di imposta 2020 e 2021 una dichiarazione/comunicazione al comune seguendo le indicazioni prescritte dal comune stesso, non sono obbligati a ripresentare per dette annualità la dichiarazione di cui al decreto».

L'affermazione ministeriale ha spiazzato i comuni ed i gestori interessati, peraltro a pochi giorni dalla scadenza della presentazione, tenuto conto che la legge non prevede l'esclusione dall'obbligo dichiarativo in tale fattispecie né, tantomeno, rinvia la definizione dei casi di obbligo dichiarativo al Dm dalla stessa previsto, al quale è attribuito solo il compito di stabilire le modalità di presentazione della dichiarazione.

Viene spontaneo il parallelismo con la dichiarazione Imu, il cui obbligo viene escluso dalle istruzioni al modello dichiarativo approvate con Dm 22 luglio 2022, in tutti i casi in cui il Comune sia già a conoscenza delle variazioni rilevanti ai fini del tributo. Tuttavia, nel caso dell'Imu, il comma 769 dell'articolo 1 della legge 160/2019 rimanda espressamente al Dm di approvazione del modello e delle modalità dichiarative il compito di stabilire i casi in cui deve essere presentata la dichiarazione. Rimando che non si risconta come detto nella norma dell'imposta di soggiorno.

La questione è particolarmente delicata. Anche il decreto ministeriale peraltro si allinea alla prescrizione normativa, non contemplando casi di esclusione. Le FAQ ministeriali invece dispensano dall'obbligo chi ha già presentato le dichiarazioni /comunicazioni previste dal regolamento comunale negli anni 2020 e 2021.

Pertanto, a livello normativo l'obbligo permarrebbe anche in tali casi, pur se invece il Ministero, in via interpretativa (seppure non con un documento di prassi) lo esclude. Per di più, l'affermazione ministeriale «considerando che si tratta del primo anno di applicazione di applicazione dell'obbligo» sembra far desumere che il Ministero ritenga che la dichiarazione annuale stabilita dalla legge superi le previsioni di dichiarazioni / comunicazioni contenute nei regolamenti comunali. Interpretazione che, qualora confermata, creerebbe più di qualche difficoltà ai comuni, considerando che la dichiarazione annuale, peraltro presentata dopo 6 mesi dalla chiusura del periodo d'imposta, è tardiva rispetto all'esigenza dei comuni di acquisire rapidamente le informazioni di dettaglio necessarie per la quadratura e la contabilizzazione dei versamenti effettuati dai gestori, oltre che per il tempestivo controllo.

Inoltre, la legge sanziona espressamente l'omissione o l'infedeltà dell'obbligo dichiarativo annuale e non anche quello previsto dai regolamenti comunali (che resta al più sanzionabile ai sensi dell'articolo 7-bis del Dlgs 267/2000). Sanzione che, per gli anni 2020 e 2021, rischia di essere vanificata dalla posizione ministeriale, in base alla quale i gestori eventualmente inadempienti all'obbligo dichiarativo annuale potrebbero invocare l'esimente prevista dall'articolo 10 della legge 212/2000.

Insomma, una questione che merita di essere chiarita quanto prima, con un intervento normativo, al fine di evitare l'insorgere di nuovo ed inutile contenzioso. Così come andrebbe forse rivalutata l'utilità della dichiarazione annuale del tributo, considerando che i comuni di norma hanno già previsto specifici sistemi di comunicazione da parte dei gestori.

(*) Vice presidente Anutel

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LE PROSSIME INIZIATIVE ANUTEL

INZIATIVE IN PRESENZA

Soriano del Cimino (Vt) (10/11/2022): Le principali problematiche su Imu, Tari e sull'attività di accertamento nel 2022-2023 (9,00-14,00)

Massa (Mc) 21/11/2022: La riforma del processo tributario e la mediazione tributaria (9,00-13,30)

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- 9/11/2022: La procedura sanzionatoria amministrativa di cui alla legge 689/81 - quadro di sintesi e approfondimento degli aspetti operativi di competenza comunale (dall'accertamento- contestazione all'ordinanza-ingiunzione) (15,30-17,30)

-17-18/11/2022: Corso di aggiornamento biennale per funzionari responsabili della riscossione (10,00-12,00)

- 24/11/2022: Arera - testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (Tqrif): novità, obblighi, criticità e soluzioni (9,00-12,00)

LE PROSSIME INIZIATIVE PER ALTRI SETTORI

- 16/11/2022: I compiti e le funzioni dell'economo comunale (15,30-17,30)

- 21/11/2022: Il bilancio di previsione 2023/2025 procedure, vantaggi e criticità aspettando la legge di bilancio 2023 (9,00-11,00)

CORSO PER GLI ORGANISMI INDIPENDENTI DI VALUTAZIONE (OIV)

PROGRAMMAZIONE, PERFORMANCE E RISK MANAGEMENT NEGLI ENTI LOCALI

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