I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Rassegna in materia di ambiente

di Matteo Piacentini

Ambiente – Contratti della pubblica amministrazione - Requisiti di partecipazione - Albo dei gestori ambientali – Classi – Categorie – Condizione di legittimità.

L’iscrizione all’Albo dei gestori ambientali, nelle varie classi e categorie, è condizione di legittimità per svolgere materialmente i servizi corrispondenti, ma non individua di per sé un requisito di partecipazione alle gare indette dalle amministrazioni aggiudicatrici per l’affidamento dei detti servizi.

Consiglio di Stato, Sez. IV, 14 dicembre 2021, n. 8330

 

Ambiente – Paesaggio – Tutela - Competenza esclusiva dello Stato – Poteri delle Regioni – Limite – Art. 117, comma 2 Cost. – Beni soggetti a tutela – Istituti di protezione ambientale – Disciplina uniforme.

La conservazione dell’ambiente e del paesaggio è materia di competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117, comma 2, lettera s), Cost., con la conseguenza che il legislatore statale conserva in questa materia il potere di vincolare la potestà legislativa regionale, anche primaria, al rispetto delle norme statali qualificate come riforme economico sociali, e fra esse le disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio che disciplinano la gestione dei beni soggetti a tutela. Pertanto, il legislatore regionale non può introdurre deroghe agli istituti di protezione ambientale che dettano una disciplina uniforme, valevole su tutto il territorio nazionale e in particolare non può disciplinare in modo difforme dalla legge statale i presupposti ed il procedimento di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica. 

Consiglio di Stato, sez. IV, 16 novembre 2021, n. 7619

 

Ambiente – Autorizzazione integrata ambientale – Natura giuridica – Autorizzazione costitutiva - Rilascio – Discrezionalità complessa mista – Sussistenza

L’autorizzazione ambientale si connota come una tipica autorizzazione costitutiva, in quanto è "concessa" per un tempo prestabilito e dunque non sussiste in capo al destinatario alcun precostituito diritto a ottenerla; può essere rilasciata solo dopo che la pubblica amministrazione abbia valutato i vari interessi rilevanti, che vengono in evidenza nel corso dell'iter procedimentale.

Tar Bari, sez. II, 23 settembre 2021, n. 1387

 

Ambiente – VAS – Valutazione ambientale strategica – VIA – Valutazione di impatto ambientale – Indicatori ambientali – Direttiva 2001/42/CE – Situazione attuale – Ragionevoli alternative – Concetto di “opzione zero”.

La nozione di “opzione zero” assume un’accezione diversa in materia di V.I.A., con riferimento alla quale è espressamente declinata dal legislatore nazionale (art. 22, comma 3, lett. d), del d.lgs. n. 152/2006) e di V.A.S., per la quale il contenuto dell’Allegato I alla Direttiva 2001/42/CE, laddove prevede che tra le indicazioni a corredo figuri la «evoluzione probabile [del contesto ambientale] senza l’attuazione del piano o del programma», è stato testualmente riprodotto nell’allegato VI alla Parte II del T.u.a., concernente i contenuti del rapporto ambientale di cui all’art. 13 del decreto. Trattandosi di atti di pianificazione territoriale di fatto l’“opzione zero” è esclusa dalla scelta della loro adozione. La Direttiva 2001/42/CE prevede infatti che, una volta individuati gli opportuni indicatori ambientali, debbano essere valutate e previste sia la situazione attuale (scenario di riferimento), sia la situazione ambientale derivante dall’applicazione del Piano in fase di predisposizione, sia le «ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del programma» (art. 5, comma 1).

  Ambiente – VAS – Valutazione ambientale strategica – Autorità competente a livello locale – Individuazione – Aggravi procedimentali.

In caso di V.A.S. di rilievo locale, l’art. 7, commi 1 e 2, d.lgs. n. 152 del 2006 (Testo unico ambientale) ha fatto rinvio alle disposizioni di legge regionale o delle Province autonome, con l’unico limite, individuato dall’art.  3 quinquies del medesimo decreto) del divieto di introdurre un’arbitraria discriminazione e ingiustificati aggravi procedimentali.

Condiglio di Stato, Sez. II, 1 settembre 2021, n. 6152

 

Ambiente – Processo amministrativo – Legittimazione attiva - Provvedimento autorizzativo unico regionale – Abitanti limitrofi – Legittimazione.

I cittadini che abitano in prossimità di un sito prescelto per allevamento avicolo sono legittimati ad impugnare il provvedimento autorizzativo unico regionale (comprensivo di VIA, AIA e permesso di costruire), ai sensi dell’art 27-bis, d.lgs. n. 152 del 2006, relativo al “Progetto di demolizione e ricostruzione di fabbricati destinati all’allevamento avicolo”, non potendosi negare quantomeno a livello potenziale effetti dannosi per la salute dei residenti e la stessa salubrità delle coltivazioni, estendendo lo stesso progetto approvato la verifica degli impatti delle emissioni fino a 500 metri dall’impianto e sino a 670 mt. per le case esistenti.

Ambiente - Enti strumentali regionali preposti al rilascio di autorizzazioni ambientali – Sentenza n. 132 del 2017 della Corte costituzionale – Ambito di applicazione _ Funzioni tecnico-scientifiche – Discrezionalità.

Le statuizioni della Consulta  recate dalla sentenza  n. 132 del 2017  circa la necessità  di separazione  delle funzioni tecnico-scientifiche, di consulenza  e di controllo  con quelle di amministrazione attiva  in tema di attribuzione delle funzioni  agli enti strumentali  regionali  preposti al rilascio di autorizzazioni ambientali  non sono applicabili alla normativa di cui alle leggi regionali  intervenute in subjecta materia, trattandosi di competenze  connotate da discrezionalità  di tipo tecnico  senza che vengono in rilievo  funzioni tipicamente  discrezionali  spettanti agli organi politici.

TAR Bologna, sez. I, 18 agosto 2021, n. 756