Imprese

Nei cantieri intelligenti la tecnologia mette al sicuro gli operai

Nel piano di Autostrade 21 miliardi di qui al 2038 per migliorare la rete in 10 regioni: centrale la prevenzione del rischio dei lavoratori

di Claudio Tucci

Facciamo subito due esempi concreti. In un cantiere si sta lavorando con una pala meccanica o un martello demolitore e c'è un lavoratore che sta operando nei pressi di questi oggetti. Ebbene, grazie alle nuove tecnologie e all'intelligenza artificiale, un piccolo dispositivo applicato all'operatore, con la tecnologia Bluetooth Low Energy, comunica con un altro dispositivo installato sullo strumento in corso d'uso, effettuando un check immediato delle varie voci dei dispositivi di protezione da indossare per quella lavorazione e di come farlo correttamente. Passiamo poi ai mezzi d'opera in autostrada, come quelli in lento movimento su un cantiere mobile installato per ripristinare la segnaletica orizzontale ad esempio. Anche qui, per garantire la massima sicurezza del personale, viene incontro la tecnologia. Con un rilevamento balistico anticipatorio infatti si va a mitigare il rischio di collisioni, proteggendo conducenti, viabili e operai al lavoro. In pratica un dispositivo emette segnali uditivi e visivi utili per allarmare chi sta lavorando, sia che si trovi di spalle o che indossi cuffie antirumore, e lo fa mettere in salvo.

Si chiamano "cantieri smart per la sicurezza", e sono alcune delle innovazioni che sta mettendo in campo il Gruppo Autostrade per l'Italia. Il piano economico di Autostrade destina oltre 21 miliardi al 2038 per attività di manutenzione, potenziamento ed ammodernamento diffuso in 10 regioni italiane attraversate dalla rete autostradale. Gli iter di 12 grandi opere sono già stati sbloccati, come in Liguria ed Emilia Romagna (Gronda e Passante di Bologna) e quindi la sicurezza dei lavoratori è centrale. Anche perché, secondo gli ultimi report Inail, tra il 2013 e il 2020 sono avvenuti oltre 800 incidenti nei cantieri con almeno un pedone ferito, al lavoro sulla carreggiata. Di qui l'obiettivo di azzerare gli incidenti nei cantieri, facendo leva sulle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. «Il grande piano di ammodernamento e potenziamento della rete autostradale avviato da Autostrade per l'Italia, non può prescindere da un modello innovativo per garantire la sicurezza dei lavoratori: è nostro dovere tutelare le persone che, ogni giorno, lavorano in prima linea nei nostri cantieri», ha sottolineato l'Ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi.

Diverse sono le applicazioni delle tecnologie sul fronte sicurezza. Prendiamo le interferenze uomo-mezzi operanti nei cantieri. Qui entrano in gioco le segnalazioni acustico-visive e gli interventi diretti sui sistemi, si lancia un input alla centralina elettronica del mezzo che riduce la velocità di avanzamento. E ancora: Aspi sta lavorando per perfezionare il dispositivo di rilevamento dell'uomo a terra, strumento indispensabile per salvare delle vite nei casi più gravi. Per tutti i lavoratori la cui valutazione dei rischi ne determini la necessità, è prevista l'assegnazione di un dispositivo che, applicato all'interno della cintura dell'operatore, comunichi con uno smartphone o un tablet, a seconda della mansione. Sempre il digitale gioca un ruolo essenziale in ingresso e in uscita dai cantieri: si controllano le presenze, lo stato manutentivo dei mezzi, si verifica in tempo reale il livello della formazione in materia di sicurezza di ogni maestranza coinvolta. Tutte queste iniziative hanno iniziato a dare i primi risultati: nel 2020 si è registrata una riduzione degli indici infortunistici del 50%, sia come frequenza che come gravità, in tutto il Gruppo Aspi.

«L'innovazione - ha chiosato Massimiliano Arces, responsabile Hse nell'ambito della direzione Hr - è un importante fattore abilitante che genera efficienza ed efficacia in termini di prevenzione e gestione del rischio. La smart safety è il framework dentro il quale Aspi ha immaginato la propria strategia sull'innovazione in HS. Il nostro modello di implementazione prevede una capillare e attenta sperimentazione delle nuove tecnologie nei cantieri e nelle attività con il coinvolgimento diretto dei lavoratori. Così è stato per i dispositivi "uomo a terra - man down" e sta avvenendo per l'implementazione delle cosiddette telecamere "intelligenti" per la gestione e prevenzione dell'interferenza uomo macchina».

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