Niente passaporto al genitore di figli minori se il rilascio è stato inibito dall'autorità giudiziaria
Modifiche introdotte dal Dl 69/2023 che attua diversi obblighi derivanti da atti dell'Unione europea
Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del ministero dell'Interno scrive ai prefetti in ordine alle modifiche delle norme per il rilascio di passaporti e carte d'identità valide per l'espatrio a favore di genitori di figli minori, introdotte dal Dl 69/2023, che attua diversi obblighi derivanti da atti dell'Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.
I passaporti
L'articolo 20 del Dl 69/2023 modifica la legge 1185/1967 in materia di rilascio dei passaporti, sopprimendo la previsione secondo cui non possono ottenere il passaporto i genitori di minori che non hanno ottenuto l'autorizzazione del giudice tutelare o l'assenso dell'altro genitore, sostituendola con quella secondo cui non possono ottenere il documento coloro nei confronti dei quali il rilascio di questo sia stato inibito con provvedimento dell'autorità giudiziaria. E questo perché la norma previgente poneva dubbi di incompatibilità con la libertà di circolazione, che può tollerare limitazioni solo quando queste siano rispondenti al principio di proporzionalità, anche in ragione della lunghezza dei tempi per l'ottenimento dell'autorizzazione del giudice tutelare.
Viene introdotta la disposizione secondo cui il Pm o l'altro genitore ovvero, dove nominato, il terzo che esercita la responsabilità genitoriale possono chiedere al giudice di inibire, per non più di due anni, il rilascio del passaporto in favore del genitore di minorenne quando vi sia il pericolo che a causa del trasferimento all'estero egli possa sottrarsi all'adempimento dei suoi obblighi verso i figli. La domanda di inibitoria si propone con ricorso al tribunale del luogo in cui il minore ha la residenza abituale o di ultima residenza se risiede all'estero.
Viene anche specificato che gli obblighi alimentari la cui violazione comporti il ritiro del passaporto non sono unicamente quelli previsti dagli articoli 433 e seguenti del codice civile ma anche quelli aventi ad oggetto il contributo al mantenimento dei figli, l'assegno di mantenimento per il coniuge legalmente separato, l'assegno divorzile e quello determinato dall'autorità giudiziaria in favore della parte dell'unione civile successivamente allo scioglimento. Viene infine recepita in questo ambito normativo l'equiparazione dei figli maggiorenni disabili gravi ai figli minorenni, già introdotta dalla riforma Cartabia.
La circolare
Con la circolare n. 81/2023, il Dait ricorda ai prefetti le novità introdotte dall'articolo 20 del Dl 69/2023 per quanto concerne la condizione ostativa al rilascio del passaporto per i genitori di figli minori nel caso di adozione dell'inibitoria adottata dall'autorità giudiziaria quando c'è concreto e attuale pericolo che a causa del trasferimento all'estero questo possa sottrarsi all'adempimento dei suoi obblighi verso i figli. Ricorda loro che, per effetto delle previsioni contenute nel Dpr 649/1974, di disciplina dell'uso della carta d'identità e degli altri documenti equipollenti al passaporto ai fini dell'espatrio, le nuove norme si applicano anche alla carta d'identità elettronica (Cie) valida per l'espatrio. Pertanto, al momento della richiesta della Cie gli interessati aventi prole minore dovranno dichiarare di non trovarsi in alcuna delle condizioni che inibiscono il rilascio di un documento valido per l'espatrio, utilizzando l'attuale modulistica, ma l'operatore comunale dovrà segnalare loro le modifiche normative entrate in vigore, con riferimento alla eventualità che il rilascio sia stato inibito con provvedimento dell'autorità giudiziaria. Subito precisa che le nuove norme non modificano il procedimento di rilascio della Cie valida per l'espatrio nei confronti di soggetti minorenni, per i quali rimane necessario l'assenso di entrambi i genitori, e che è in corso di pubblicazione nel Portale informativo della Cie un avviso sulle novità introdotte dalla normativa in esame.