Amministratori

Contenzioso, accordo Asmel-LexCapital per la gestione (e la cessione) delle cause dei Comuni

Gli enti associati potranno aderire alla convenzione cedendo alla società di «litigation funding» i rischi e parte dei diritti derivanti dalle controversie

di Mauro Salerno

Si apre una via d'uscita per gli enti locali intenzionati a tenersi alla larga dal labirinto dei Tribunali. Almeno per i circa 4mila comuni soci di Asmel (l'associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali). Asmel ha siglato un accordo con LexCapital, start-up innovativa che opera nel settore del «litigation funding», ovvero il finanziamento della controversia da parte di terzi, un fenomeno discretamente diffuso in vari Paesi, anche europei, ma che da noi è ancora poco conosciuto. Un modo per consentire ad una parte (in questo caso i Comuni soci di Asmel), che non può o non vuole sostenere i costi del contenzioso, di poter affrontare il giudizio senza sopportare spese, inclusi i rischi di soccombenza. Il finanziatore («litigation funder») assume su di sé, in tutto o in parte, i costi correlati al rischio della causa. In caso di vittoria, al finanziatore spetterà una percentuale degli importi recuperati; mentre in caso di insuccesso, è il funder che si farà carico di tutti i costi e oneri, compreso il pagamento delle spese di consulenza tecnica d'ufficio e di eventuali spese di soccombenza alla controparte.

L'accordo, stipulato tra LexCapitale Asmel, copre sia i contenziosi attivi, ovvero quelli in cui è l'ente a promuovere la causa, che (ma solo in alcuni casi) quelli passivi, cioè quelli nei quali è il Comune a essere chiamato a rispondere di un comportamento ritenuto illegittimo. In caso di successo finale, al netto delle spese sostenute, a LexCapital spetterà solo una parte dei proventi, mentre l'ente incasserà la quota maggiore. Dunque, va tenuto in considerazione che non tutti i contenziosi, sono passibili di cessione al «litigation funder», che invece tenderà evidentemente a selezionare quelli a maggiore probabilità di vittoria. A decidere sarà il risultato della «due diligence» fatta da LexCapital. Spetta al Comune non sottovaluare il rischio di cedere all'esterno i contenziosi più "profittevoli" per tenersi in casa la "bad company" delle cause perse.

Nata alla fine del 2021 LexCapital punta per sua ammissione a diventare l'operatore di riferimento del litigation funding in Italia. Per questo valuta, acquista e gestisce i diritti di causa (a contenuto patrimoniale e nei confronti di convenuti solvibili), da tutti i soggetti che ne siano titolari: aziende, enti pubblici, persone fisiche, organizzazioni non profit. Il processo di selezione e valutazione dei casi da acquisire avviene attraverso un algoritmo, gestito attraverso una piattaforma tecnologica proprietaria, chiamata «LexCapital litigation assessment (Lla)». Il sistema si basa su un modello statistico-matematico e permette di valutare in anticipo l'opportunità dell'investimento, soprattutto in base alla valutazione della probabilità di esito favorevole del giudizio (prendendo in considerazione, ad esempio, l'esito di processi simili).

Tra i contenziosi che potranno essere oggetto di "cessione" Asmel e LexCapital hanno già individuato: prestiti obbligazionari, aperture di credito, contratti di finanziamento in essere o scaduti, riserve negli appalti pubblici di lavori con potenziale di richieste riconvenzionali, convenzioni urbanistiche stipulate con imprese private che non abbiano adempiuto alla propria parte di obbligazioni assunte.«Il servizio - spiegano da LexCapital- riguarderà anche i derivati finanziari, strumenti d'investimento ad alto rischio, che dal 2020, sono stati dichiarati nulli, a vantaggio degli enti locali, in seguito ad una storica sentenza della Cassazione, ma che hanno ancora adesso un peso importante nei bilanci e hanno già dato vita a molti contenziosi tra enti locali e banche».

«Il finanziamento del contenzioso a cura di un privato competente, rappresenta una formula innovativa che vogliamo diffondere tra i Comuni soci - dice Francesco Pinto, Segretario Generale Asmel - perché siano assistiti, a costo zero, nelle aule giudiziarie e possano invertire un trend storico contrassegnato da tassi di soccombenza in giudizio troppo alti». «A volte, avviare un contenzioso può essere eccessivamente oneroso e complesso, specialmente se dall'altra parte ci sono imprese di grandi dimensioni e intermediari bancari e assicurativi - aggiunge Giuseppe Farchione, Chief operating officer di LexCapital -. L'accordo con Asmel ci permetterà di offrire ai suoi associati supporto tecnico e legale in maniera gratuita, attraverso il litigation funding, già in voga negli Stati Uniti e sbarcato da poco anche in Europa».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©