Fisco e contabilità

Accrual, in consultazione pubblica fino al 20 luglio l'Itas 5 sulle immobilizzazioni immateriali

Invio di pareri e contributi utilizzando l'indirizzo di posta elettronica della Segreteria tecnica della Struttura di governance

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di Andrea Biekar e Patrizia Ruffini

Aperta, fino al 20 luglio, la fase di consultazione pubblica per l'Itas 5, Immobilizzazioni immateriali, recentemente elaborato dalla struttura di governance. Prosegue a ritmi serrati il lavoro per la riforma abilitante del Pnrr, per la quale sono stati finora approvati: l'Itas 4 – Immobilizzazioni materiali (5 giugno 2023), l'Itas 2 - Politiche contabili, cambiamenti di stime contabili, correzione di errori e fatti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio e l'Itas 10 – Rimanenze (entrambi il 14 dicembre 2022).

Secondo l'Itas 5 un'immobilizzazione immateriale è tale se soddisfa i requisiti dell'identificabilità, del controllo e dell'esistenza di benefici economici futuri o di un potenziale di servizio che si manifestano in più esercizi. Il costo sostenuto per acquisire dall'esterno o per generare internamente un elemento immateriale che non soddisfa i predetti requisiti è rilevato integralmente nell'esercizio in cui è sostenuto.

Un'immobilizzazione immateriale è identificabile se:

a) è separabile, ossia è possibile scorporarla dall'amministrazione che redige il bilancio di esercizio e venderla, trasferirla, darla in licenza, locarla o scambiarla, singolarmente o unitamente a un contratto, a un'attività o a una passività identificabili, indipendentemente dal fatto che l'amministrazione intenda effettivamente procedere in tal senso;

b) deriva da accordi vincolanti che attribuiscono diritti contrattuali o altri diritti legali, indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili dall'amministrazione che redige il bilancio di esercizio ovvero da altri suoi diritti e obbligazioni.

Il costo di un'immobilizzazione immateriale acquisita separatamente include: il suo prezzo di acquisto (compresi eventuali dazi all'importazione e oneri fiscali di acquisto non recuperabili), al netto di sconti commerciali e abbuoni; qualsiasi costo direttamente attribuibile all'immobilizzazione e sostenuto per predisporla all'utilizzo cui è destinata. Esempi di costi direttamente imputabili sono: i costi dei benefici per i dipendenti direttamente sostenuti per predisporre l'immobilizzazione immateriale al suo utilizzo; gli onorari professionali sostenuti direttamente per predisporre l'immobilizzazione immateriale al suo utilizzo; i costi di collaudo. Esempi di costi che non fanno parte del costo di un'immobilizzazione immateriale, invece, sono: quelli per l'introduzione di un nuovo prodotto o servizio (compresi i costi di pubblicità e delle attività promozionali); quelli di gestione dell'attività operativa in una nuova sede o con una nuova classe di utenza, inclusi i costi di trasloco e di formazione del personale; quelli amministrativi e le altre spese generali. La capitalizzazione dei costi nel valore contabile dell'immobilizzazione immateriale cessa quando questa è pronta per essere utilizzata secondo i programmi dell'amministrazione.

Di particolare interesse è la definizione del costo di un'immobilizzazione immateriale generata internamente. In base all'Itas 5 vanno compresi i costi sostenuti dalla data in cui per la prima volta l'immobilizzazione soddisfa i criteri previsti per la rilevazione iniziale fino alla sua messa in uso. Il costo di un'immobilizzazione immateriale generata internamente comprende tutti i costi ad essa direttamente imputabili, necessari per creare, produrre e predisporre l'immobilizzazione immateriale affinché questa sia in grado di operare secondo i programmi dell'amministrazione.

L'amministrazione che redige il bilancio di esercizio deve accertare se la vita utile di un'immobilizzazione immateriale è definita, verificando la durata, o indefinita. In quest'ultimo caso il termine "indefinito" non significa "infinito", quanto piuttosto che sulla base di un'analisi dei fattori rilevanti, non vi è un limite prevedibile al periodo nel quale ci si aspetta che l'immobilizzazione generi flussi finanziari netti positivi per l'amministrazione o fornisca un potenziale di servizio alla stessa. La durata indefinita della vita utile di un'immobilizzazione immateriale non deve dipendere da spese future pianificate eccedenti quanto necessario per mantenerla a tale livello di rendimento.

Infine, gli stakeholder potranno trasmettere pareri e contributi, entro il 20 luglio, utilizzando l'indirizzo di posta elettronica della Segreteria tecnica della Struttura di governance rgs.segreteriatecnicassb@mef.gov.it.

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