Appalti

«Affidamenti diretti: equivoci infondati su numeri e natura»

INTERVENTO. Resta aperto il dibattito sul fatto che snellire appalti di minore impatto economico possa davvero ledere la concorrenza nel quadro di regole attuali e con la vigilanza dell’Anac

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di Gianluca Rovelli (*)

Il dibattito intorno agli affidamenti diretti di appalti pubblici non cesserà mai. La ragione è intuibile: si fronteggiano due idee opposte del mercato degli appalti. Da un lato, vi è l’idea che servano molte regole e che vi debba essere un controllo serrato dell’affidamento di ogni commessa pubblica, quale che sia il suo valore economico, frutto in fondo, di una certa diffidenza nei confronti dei Rup (responsabile unico di progetto) e della loro capacità di scegliere un contraente conveniente e ...