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Appalti digitali dal 1° gennaio: il rischio di un altro flop e di un effetto-imbuto sulle gare

A due settimane dal via è buio sulla certificazione delle piattaforme da cui dipende l’abilitazione delle Pa a bandire le gare. Dagli attuali 12mila enti qualificati si crollerà a qualche centinaio con il rischio di ingolfare il mercato e la consueta, successiva, corsa a rimediare

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di Mauro Salerno

Mercato degli appalti verso un rischioso effetto-imbuto a partire dal 1° gennaio 2024. A 15 giorni (festività incluse) dalla scadenza dell’obbligo di rendere digitale l’intero ciclo di vita dei contratti pubblici sarebbero pochissime le stazioni in regola con la necessità di dotarsi di una piattaforma elettronica certificata dall’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) e in grado di dialogare con la Banca dati gestita dall’Anac, designata ad assumere il ruolo di hub, per tutti gli adempimenti legati...