L’evoluzione del ruolo del revisore dei conti nella formazione del Fondo Risorse Decentrate dopo il Dl 25/2025
Tra gli obblighi più complessi cui sono chiamati i revisori degli enti locali rientrano, da un lato, l’asseverazione del rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio, necessaria per l’utilizzo della capacità assunzionale espressa dal Piano Triennale per il Fabbisogno di Personale, sezione 3.3 del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (Piao); dall’altro, la certificazione della contrattazione collettiva integrativa e della corretta gestione del fondo per le risorse decentrate, come previsto dall’articolo 40-bis del Dlgs 165/2001.
L’approvazione del Dl 25/2025, con l’introduzione dell’articolo 14-bis, ha apportato una significativa innovazione nel sistema retributivo del pubblico impiego locale, prevedendo la possibilità per Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni di incrementare, in deroga ai limiti precedenti, il Fondo delle risorse decentrate. fino a un massimo del 48% del monte degli stipendi tabellari 2023, in deroga ai limiti stabiliti dalla legge 296/2006 e dal Dlgs 75/2017. Tale possibilità, tuttavia, non è automatica né obbligatoria, ma subordinata alla volontà politica dell’ente, alla compatibilità con gli equilibri di bilancio, al rispetto dei parametri di virtuosità finanziaria (Dl 34/2019 e Dm 17 marzo 2020) e , soprattutto, alla preventiva asseverazione del revisore dei conti.
La Ragioneria generale dello Stato ha fornito una lettura restrittiva della norma che consente di superare il tetto del salario accessorio del 2016, secondo quanto previsto dal decreto sulla funzionalità delle Pubbliche amministrazioni. Questa interpretazione, contenuta nella nota 175706/2025 pubblicata il 27 giugno 2025, limita fortemente la platea degli enti che potranno davvero beneficiare della misura.
I punti principali della nota prevedono che gli aumenti rientrano nel tetto di spesa del personale previsto dalla legge 296/2006, calcolato sulla media 2011-2013 (2008 per gli enti esclusi dal patto di stabilità). Inoltre, le risorse aggiuntive devono essere considerate anche ai fini della capacità assunzionale, riducendola. Quindi, solo gli enti virtuosi potranno applicare gli aumenti, mentre per gli altri l’accesso sarà fortemente limitato o escluso. Gli aumenti, una volta attivati, non potranno essere ridotti negli anni successivi, e servirà un’apposita attestazione pluriennale dei revisori dei conti.
In tale contesto, il ruolo dell’organo di revisione assume una centralità inedita: da figura prevalentemente tecnica e formale, il revisore diventa ora un attore strategico, chiamato a garantire la compatibilità economico-finanziaria delle decisioni politiche in materia di incentivazione del personale.
Il meccanismo di calcolo dell’incremento possibile si basa sul confronto tra il Fondo stabile (più budget per elevate qualificazioni) e il trattamento tabellare ridotto al 48%. Dato che quest’ultimo valore è mediamente superiore, gli enti locali potrebbero avere la possibilità di aumentare significativamente il fondo, in alcuni casi fino a raddoppiarlo. Tuttavia, resta una misura non obbligatoria e complessa, che necessita di un’attenta analisi. Il nuovo meccanismo consente agli enti locali di incrementare il Fondo risorse decentrate fino al 48% degli stipendi tabellari, derogando al limite imposto dall’articolo 23, comma 2 del Dlgs 75/2017. Questo rapporto (Fondo + budget per Elevate qualificazioni / stipendi tabellari) può quindi arrivare a 0,48. Tuttavia, nella pratica, il tetto massimo è difficilmente raggiungibile; quindi, i dettagli tecnici di calcolo risultano meno rilevanti. Più importanti sono invece i limiti e i vincoli che condizionano l’applicazione reale dell’incremento.
La novità più rilevante è che l’incremento del Fondo non può essere attivato senza la preventiva asseverazione da parte del revisore dei conti. L’intervento dell’organo di revisione diventa, quindi, fondamentale per il buon esito di questo processo, contribuendo a garantire il rispetto dei principi di legalità e trasparenza nella gestione delle risorse.
Il revisore deve certificare la compatibilità dell’incremento con il bilancio pluriennale dell’Ente; il rispetto degli equilibri finanziari, sia attuali che prospettici; il mantenimento della virtuosità dell’Ente, in base ai parametri assunzionali del Dm 17 marzo 2020; la non violazione dei tetti di spesa di personale previsti dalla normativa vigente (articolo 1, comma 557 della legge 296/2006). Inoltre, il revisore ha il compito di garantire la corretta registrazione contabile dell’incremento. La mancata o scorretta registrazione nel Conto annuale comporta la perdita del 25% delle risorse incrementali.
Questo implica un’analisi tecnico-finanziaria approfondita, che deve tenere conto anche di oneri riflessi, sostenibilità delle entrate correnti, eventuale aumento della parte stabile del Fondo e degli impegni futuri a esso connessi (es. progressioni orizzontali).
Nonostante il potenziale aumento, non tutti gli enti potranno beneficiarne nella stessa misura. Alcuni Comuni, pur virtuosi, potrebbero non avere margine sufficiente sul tetto storico di spesa del triennio 2011-2013, limitando di fatto la loro capacità di incremento. In questi casi, il revisore dovrà valutare attentamente il peso delle decisioni politiche sul bilancio pluriennale; analizzare la sostenibilità delle scelte in termini di rigidità strutturale della spesa; offrire pareri cautelativi o negativi nei casi in cui l’incremento metta a rischio la tenuta finanziaria.
Con il Dl 25/2025 si afferma un nuovo modello gestionale in cui la giunta è ora libera di decidere l’entità dell’incremento del Fondo, entro i limiti di legge e la contrattazione decentrata non stabilisce l’aumento, ma solo l’utilizzo delle risorse: è possibile allocare l’incremento alla sola parte stabile (es. progressioni orizzontali).
Il Revisore, in questo contesto, deve valutare gli effetti strutturali e prospettici delle decisioni, considerato che l’incremento viene destinato alla parte stabile del Fondo, generando impegni di spesa rigidi e continuativi. Il Revisore è tenuto ad accertare il rispetto del nuovo limite del 48% in relazione al monte tabellare; inoltre, deve verificare la coerenza tra le voci del Fondo e la normativa vigente (Ccnl, Tuel, Dlgs 75/2017); infine, deve controllare che l’ente rientri nei parametri di sostenibilità finanziaria previsti per legge.
L’evoluzione delle normative in materia di bilanci e assunzioni negli enti territoriali sta spingendo verso una gestione più attenta e razionale delle risorse pubbliche. La programmazione della spesa del personale, l’adozione del Piao e il finanziamento del salario accessorio richiedono una strategia integrata e conforme ai vincoli legislativi, ma anche una grande attenzione da parte degli enti locali e dell’organo di revisione, che assume un ruolo sempre più centrale. La sua funzione di asseverazione garantisce non solo la legittimità della programmazione del fabbisogno di personale, ma anche la sostenibilità a lungo termine degli equilibri di bilancio. Con un’analisi attenta e una verifica puntuale, l’organo di revisione contribuisce a costruire una pubblica amministrazione più efficiente e trasparente, assicurando che ogni decisione riguardante il personale sia in linea con le risorse disponibili e con gli obiettivi di finanza pubblica.
(*) ANCREL Lazio
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PROSSIMI EVENTI
Ancrel Nazionale e Odcec di Napoli organizzano per sabato 11 ottobre 2025 il Convegno Nazionale Ancrel su: LE NUOVE SFIDE DELLA FINANZA LOCALE: EQUILIBRI DI BILANCIO E RIFORMA ACCRUAL
L’evento si svolgerà sia in presenza presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli che su piattaforma Goto L’evento sarà introdotto da Marco Castellani e moderato da Gianni Trovati
Numerosi i relatori di rilievo
Rosa Valentino – Direttore Centrale Finanza Locale – Ministero dell’Interno
Salvatore Bilardo - Dirigente Generale della RGS Ispettore Generale Capo I.Ge.P.A.
Massimo Gagliardi – Presidente Sezione di Controllo Corte dei Conti Campania
Luciano Fazzi – Vice Presidente ANCREL Nazionale
Simona Magliacano Responsabile CDP Relazioni Business PA Sud Italia
Andrea Ferri – Responsabile Finanza Locale ANCI/IFEL
Mariano D’Amore – Presidente Standard Setter Board, Prof. Univ. Parthenope Napoli
Simone Simeone – Presidente ARDEL
Antonio Meola – Segretario Generale Città Metropolitana di Napoli
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NAPOLI 10 e 11 OTTOBRE 2025 - ASSEMBLEA E CONVEGNO NAZIONALE ANCREL
I prossimi 10 e 11 ottobre si svolgeranno a Napoli l’Assemblea nazionale degli Associati ANCREL ed il Convegno Nazionale. Venerdì sera sarà possibile partecipare alla consueta cena di gala.
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PREMIO ANTONINO BORGHI - VIII EDIZIONE
ANCREL – Associazione Nazionale Certificatori e Revisori Enti Locali – in collaborazione con la Fondazione Antonino Borghi, promuove l’VIII edizione del Premio per la miglior tesi di laurea in materia di contabilità e revisione degli enti locali.
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La Fondazione Antonino Borghi in collaborazione con ANCREL e ODCEC Trani organizza un seminario nei mesi di ottobre e novembre in 7 lezioni da 2 ore ciascuna su: IL SISTEMA DEGLI ENTI LOCALI IN DIFFICOLTA’ FINANZIARIA: I PROCESSI. - ANALISI DELLE OPERAZIONI DI PREDISSESTO – DISSESTO – LA CAPACITA’ DI RIEQUILIBRIO. Clicca QUI per scaricare la brochure completa con info e costi di iscrizione
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Terni – Si terrà giovedì 12 settembre 2025, dalle 9:30 alle 13:30, presso il Caffè Letterario della BCT di Terni, l’incontro pubblico dal titolo «Gli equilibri di bilancio e il superamento delle criticità nell’ottica della riforma accrual. Il supporto fondamentale dell’organo di revisione».
Numerosi i relatori di rilievo nazionale che interverranno:
Simone Simeone, Dirigente del Comune di Taranto e Presidente nazionale Ardel
Luciano Fazzi, Vicepresidente Ancrel
Guido Mazzoni, Consigliere e Vicepresidente della Fondazione Borghi
Andrea Ziruolo, docente presso l’Università degli Studi «G. d’Annunzio» di Chieti-Pescara
Lucio Dicorato, Dirigente dell’Ispettorato Generale dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica (RGS – MEF) Per registrarsi all’evento è possibile utilizzare il seguente link: https://www.ardel.it/ardelit/eventi/terni_2025_09_12/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAYnJpZBEwc2djMElmSlB1RTl6ZXVGaQEe_-lRB1yHJm5Beu9kmcerzRbb74AmtTEdpXcXwf6R6F6HM4URlIrH7sFAERs_aem_rA_90oc8qFST1neLdu987Q