Bollo auto, dalle Regioni rinvii ed esenzioni causa Covid
In Lombardia esonerati per un anno gli Ncc e i tassisti, in Sicilia chi ha redditi fino a 15mila euro
Sul pagamento del bollo auto in scadenza a fine mese non ci sarà proroga, a parte poche eccezioni. Ma l’emergenza coronavirus ha contribuito ad ampliare la platea delle esenzioni. Una novità di quest’anno è poi la possibilità di risparmiare sul versamento grazie al cashback di Stato.
Proroghe
Al momento per il 2021 non è stata riproposta la moratoria estesa a molte Regioni che si era vista la primavera scorsa. Men che meno è possibile una proroga nazionale, perché la tassa è di competenza delle Regioni, peraltro alle prese con problemi di cassa.
Comunque il Veneto ha posticipato al 30 giugno 2021 tutti i versamenti della tassa automobilistica del periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 maggio 2021, senza sanzioni né interessi.
Proroghe al pagamento del bollo sono state previste anche dall’Emilia Romagna dove i versamenti in scadenza dal 1° dicembre 2020 al 31 gennaio 2021 sono rinviati al prossimo 31 marzo.
Il protrarsi dell’emergenza coronavirus potrebbe indurre altre Regioni a decisioni analoghe nei prossimi mesi.
Esenzioni
L’emergenza ha portato la Lombardia a concedere per il 2021 l’esenzione per i veicoli, di proprietà o in locazione, delle imprese che esercitano il trasporto di persone con noleggio di autobus o auto con conducente o mediante servizio di taxi. La Sicilia, invece, ha esentato per il periodo d’imposta 2020 le autovetture fino a 53 kiloWatt immatricolate entro il 31 dicembre 2010 per i proprietari con reddito non superiore ai 15.000 euro.
Poco prima dell’emergenza, il Piemonte con la sua legge di Stabilità 2020 (Lr 7/2020) aveva concesso per tre annualità (2020, 2021 e 2022) l’esenzione per le autovetture di potenza non superiore a 100 kiloWatt immatricolate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 con rottamazione auto fino a Euro 2.
Quest’anno le Marche hanno esteso l’esenzione per il primo periodo d’imposta e il quinquennio successivo alle auto ibride (alimentazione benzina-elettrica, gasolio-elettrica o benzina-idrogeno), immatricolate per la prima volta nel 2021 (articolo 3 della legge regionale 53/2020). Benefici analoghi in molte regioni, ma in genere per tre anni.
Un’esenzione nazionale di grande interesse riguarda gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori (a due, tre o quattro ruote) elettrici nuovi, per cinque anni. L’estensione oltre questo periodo può essere disposta dalle singole Regioni, come nel caso della Lombardia e del Piemonte. Altri enti prevendono, comunque, riduzioni a partire dal sesto anno.
Va ricordato che da anni molte Regioni prevedono benefici per i veicoli alimentati a gas.
Tra le principali esenzioni ci sono anche quelle riconosciute alle auto intestate ai disabili o ai loro familiari per i quali i soggetti disabili risultano fiscalmente a carico. Dovrà, tuttavia, essere verificato se la patologia rientra tra i casi di esclusione dal pagamento della tassa. E anche qui ci sono differenze tra Regioni.
Quando scatta il cashback
Dall’anno scorso è obbligatorio pagare attraverso il sistema PagoPA, costituito da punti di riscossione pubblici e privati sia fisici sia online, in cui sono confluiti quelli consueti. Per beneficiare del cashback il pagamento della tassa va effettuato nei punti fisici utilizzando i mezzi di pagamento tracciabili come, ad esempio, bancomat e carte di credito. L’agevolazione è pari al 10% della spesa sostenuta fino ad un massimo di 15 euro.
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