Fisco e contabilità

Cinque per mille, a 7.906 Comuni destinati oltre 16 milioni

Tra i beneficiari oltre 50mila enti del terzo settore e Onlus. Distribuiti 510 milioni

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di Annarita D’Ambrosio

Sono da ieri consultabili sul sito dell’agenzia delle Entrate nell'area tematica «5 per mille» gli elenchi per la destinazione della quota percentuale dell’Irpef 2022 con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti in dichiarazione, insieme con gli importi attribuiti.

Beneficiari 71.674 enti con prevalenza di quelli del terzo settore e Onlus (50.301). A seguire le associazioni sportive dilettantistiche (12.751), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (427), quelli che operano nel settore della sanità (105), gli enti dei beni culturali e paesaggistici (160) e infine quelli gestori delle aree protette (24). Nell'elenco figurano anche 7.906 Comuni, a cui sono destinati oltre 16milioni.

In base alle scelte espresse dai cittadini, il 5 per mille 2022 distribuirà oltre 510 milioni, cifra di poco superiore a quella del 2021. La preferenza rivolta a enti del terzo settore e Onlus non è invece una novità e conferma il primato degli scorsi anni.

L’elenco complessivo degli ammessi è invece risultato leggermente inferiore rapportandolo al 2021. Il 5 per mille è nato nel 2006 come quota parte dell'Irpef, prima di diventare dal 2015 il sostegno finanziario e strutturale del variegato mondo non profit. Secondo il rapporto 2022 di Terzjus - la fondazione che si occupa di monitorare il diritto del terzo settore, della filantropia e dell'impresa sociale - 8.718 enti di volontariato e associazioni sportive (il 13,6%) non sono destinatarie di alcuna preferenza (3.158) oppure risultano sotto il limite di 100 euro (5.560) per cui il contributo non viene erogato. Inoltre, sul totale dei contribuenti con una tassazione positiva (oltre 30 milioni) quasi la metà, 14 milioni, non attiva la chance del 5 per mille.

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