Appalti

Codice appalti, pronto il bando tipo dell'Anac per servizi e forniture soprasoglia

Dal 21 aprile e fino al 22 maggio è possibile è possibile formulare osservazioni e proposte di modifica al documento messo a punto insieme a stazioni appaltanti, Itaca (Regioni) e Ifel (comuni)

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di M.Fr.

L'Anac comunica di aver predisposto lo schema del primo bando tipo in funzione del nuovo codice appalti (Dlgs 36/2023) in vigore dal 1 aprile (ma pienamente efficace dal 1 luglio prossimo). Lo schema prende in considerazione le procedure aperte di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Si spiega che «a seguito dell'adozione del nuovo codice l'Autorità ha inteso procedere con la massima tempestività all'adozione di uno schema aggiornato di bando tipo al fine di agevolare le stazioni appaltanti nella fase di prima applicazione del nuovo codice», anche per venire incontro alle prevedibili difficoltà da parte delle stazioni appaltanti nella fase di rodaggio delle nuove norme.

Il lavoro è stato portato a termine da un apposito gruppo di lavoro «cui hanno partecipato Consip, Invitalia, rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca e Fondazione Ifel, che ha collaborato alla stesura del documento». In consultazione pubblica viene posto il disciplinare di gara. C'è un mese di tempo - dal 21 aprile al 22 maggio - per inviare contributi, osservazioni, richieste di modifica. L'unica modalità di partecipazione e quella scritta, utilizzando un apposito questionario da inviare on line.

Particolarmente dettagliato il ventaglio di possibilità offerte alla stazione appaltante per apportare modifiche al contratto in fase di esecuzione. Lo schema consente per esempio di indicare varie opzioni che la Pa può inserire facoltativamente nei documenti di gara in previsione della proroga o rinnovo del contratto, dell'affidamento di servizi analoghi o per la variazione fino al quinto dell'importo. Inoltre sono espressamente specificate le possibilità di inserire le circostanze alla cui ricorrenza è possibile modificare il contratto (articolo 120, comma 1 lettera a) o sostituire l'aggiudicatario (articolo 120, comma 1 lettera d). Prevista infine la possibilità di specificare la clausola di rinegoziazione in caso di cambiamento di fattori nel corso del tempo e dovuti al contesto economico di riferimento o per altre circostanze oppure per il rischio delle interferenze da sopravvenienze.

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