Da Acmar a Webuild: le ultime mosse di 16 big nel difficile mercato delle costruzioni
Research avvia i lavori per lo scolmatore del Bisagno. Fincantieri costruisce in Romania il ponte sospeso più lungo d'Europa. A Matarrese maxicontratto per la base Nato di Ghedi (Bs)
Nuove commesse, risultati di gestione, alleanze: prosegue la pubblicazione di "buone notizie" dell'offerta italiana delle costruzioni riguardanti le imprese generali e specialistiche, per dare conto delle strategie e delle ultime novità che arrivano dal difficile mondo dei cantieri italiani. Una serie di informazioni "flash" che aggiorna il testo del Report 2019 curato dall'autore per la società di ricerca Guamari in attesa della pubblicazione del Report 2020 (al momento le classifiche più complete, sempre sulla base dei bilanci 2018, delle prime 150 imprese di costruzioni si possono scaricare dal sito www.guamari.it).
Le imprese di costruzioni incluse in questa seconda ricognizione, in ordine di classifica per cifra d'affari 2018, sono 16 (tra generali e particolarmente attive nell'edilizia privata): Webuild, già Salini Impregilo, leader incontrastato; Astaldi (3° in classifica); Salc (33°); Costruzioni Generali Gilardi (42°); Cogefa (44°); Monaco (57°); Di Vincenzo Dino & C. (60°); Unionbau (65°); Vitali (73°); Acmar (79°); Cims (94°); Mak Costruzioni (98°); Fincosit (123°); Cospe (125°); Fincantieri Infrastructure, newco nata nel marzo 2017 e ancora troppo piccola nel 2018 per essere in classifica ma destinata a entrare nella top 30 grazie a un fatturato 2019 di 111,3 milioni; Impresa Costruzioni Grassi & Crespi, fuori classifica ma 47° tra le imprese attive in edilizia privata e Matarrese, anch'essa fuori classifica. Sono inoltre citati due consorzi stabili Medil e ReseArch che tra i numerosi soci annoverano: nel primo caso Europea 92 (118° e Aleandri (fuori classifica), nel secondo Cobar (67°), Debar (71°), Sac (89°), D'Agostino (107°), Castaldi (120°), Guastamacchia (122°).
Acmar
La cooperativa ravennate, che da quattro anni ha l'omologa del concordato in continuità, persegue gli obiettivi del piano industriale il cui termine originario è stato prorogato di sei mesi al 30 giugno 2021 a seguito dell'emergenza sanitaria. Vanta un portafoglio lavori di oltre 100 milioni (acquisiti in parte direttamente e in parte tramite i consorzi Integra, Conscoop e Ciro Menotti), mantiene sul territorio una forte presenza soprattutto nel comparto portuale e industriale con clienti quali Sapir, Autorità Portuale di Ravenna, Versalis, Enipower, Hera, oltre al global service della manutenzione stradale per il Comune di Ravenna. Per conto della joint venture tra Edison Gas e Petrolifera Italo Rumena sta realizzando due serbatoi da 20 mila mc per lo stoccaggio di gnl. È impegnata inoltre nella ricostruzione nelle zone terremotate (Abruzzo e Marche) e negli interventi di risanamento strutturale dei viadotti nel tratto umbro dell'E45 (18 milioni). Tra i lavori in fase di avvio l'ampliamento del porto di Salerno (14 milioni), le opere di collettamento reflui all'impianto di depurazione di Foce Sarno a Torre del Greco (NA) (in raggruppamento con AR.CO. Lavori, per 10 milioni proquota), la manutenzione straordinaria per l'adeguamento e la messa in sicurezza della statale Catania – Gela (12 milioni).
Astaldi
Nell'imminente attesa dell'omologa del concordato preventivo, l'impresa romana, tradizionalmente seconda in Italia, ha sottoscritto in maggio un contratto da 356 milioni per la realizzazione di una tratta da oltre 30 chilometri dell'Autostrada Sibiu-Pitesti, la più importante in corso di esecuzione in Romania. Astaldi, che ha finalmente pubblicato i dati di bilancio 2018 (e anche 2019), è tornata l'anno scorso a un fatturato di 1,5 miliardi (più 49,8 percento), ha formalizzato la scissione parziale di Astaldi Concessioni (come da delibera di gennaio) riuscendo poi, in marzo, a vendere la sua quota del terzo ponte sul Bosforo per 315 milioni di dollari alla turca Ictas. Ha anche costituito la società Astaldi Concessions, dedicata al facilities management, che comprende come asset più importanti gli ospedali di Ankara (Turchia) e Santiago del Cile.
Cims
La cooperativa bolognese nel 2019 aumenta il giro d'affari del 18,2 percento (a 46,6 milioni) e il portafoglio ordini del 6,4 percento (a 149 milioni) grazie anche a una sempre maggior presenza nell'edilizia privata. In giugno si aggiudica il contratto per completare il Navile, grande immobile residenziale a Bologna i cui lavori erano rimasti in sospeso ben sei anni in seguito alla liquidazione della cooperativa imolese Cesi. L'opera, del valore di 12,8 milioni, prevede la realizzazione di 102 alloggi più una parte commerciale.
Cogefa
L'impresa, terza torinese in classifica dopo Inc e Gilardi, nel 2019 riduce il fatturato del 4,6 percento (a 70,6 milioni), ma si concentra nell'edilizia privata che sale da una quota del 55 percento a oltre due terzi (47,7 milioni). Il portafoglio ordini a fine esercizio tocca i 268,2 milioni, in aumento del 16,3 percento. Cogefa è impegnata a Torino nella realizzazione di uno studentato da 300 posti con campo di paddle, un supermercato per Novacoop e (tipologia oggi tra le più nuove) uffici coworking per conto della società immobiliare partecipata Taurus (16 milioni).
Consorzio Stabile Medil
Tra i ben 83 associati questo consorzio, costituito nel 2010, raggruppa non solo imprese generali ma anche aziende dell'indotto produttivo e si avvale per l'ingegneria (e la redazione delle offerte) della società di recente costituzione Offtec. Ha in programma di trasformarsi a breve in società per azioni. Inoltre prosegue con soddisfazione le due prime commesse ottenute (nel luglio 2019) all'estero: un ospedale (da 75 milioni) e una struttura ricettiva a questo collegata dell'importo di 45 milioni, entrambe a Malta. In Italia sta realizzando gli interventi di messa in sicurezza e adeguamento della strada statale Carlo Felice in Sardegna (45 milioni). Nel 2019 il consorzio beneventano fattura 50 milioni con un portafoglio ordini di 405 milioni e ulteriori 453 milioni di gare in fase di verifica per l'aggiudicazione definitiva.
Consorzio Stabile ReseArch
Costituito nel 2005 a Napoli ha da allora appaltato più di 1,3 miliardi tra l'Italia e la Romania. Con commesse in corso di esecuzione per circa 800 milioni è una delle aziende più grandi dell'Italia meridionale, forte di 93 soci. Infatti nel 2019 il suo fatturato diretto è cresciuto del 24,7 percento percento a 70,7 milioni. La sua solidità gli permette, senza sofferenze, esposizioni finanziarie/assicurative fino a 100 milioni. Tra i lavori più recenti, lo scorso 30 maggio sono iniziati quelli della galleria dello scolmatore del torrente Bisagno, un'opera fondamentale per la sicurezza della sofferente città di Genova e la più grande di contenimento del rischio idrogeologico in Liguria, del valore di 160 milioni. I lavori dureranno circa quattro anni e vedranno impegnati 250 operai.
Cospe
L'impresa bergamasca, specializzata in edilizia privata, nel 2019 aumenta il proprio giro d'affari del 49,2 percento superando i 45 milioni. Gli utili aumentano di oltre un terzo e il portafoglio ordini tocca i 41,7 milioni crescendo del 5,1 percento. Tra i contratti firmati nell'ultimo anno si segnala a Brembate (Bg) la nuova piattaforma logistica Pe.Tra di 27,3 mila metri quadri per conto di Prologis Italy del valore di 10,9 milioni, oltre che il progetto residenziale Armonia19 a Milano da realizzare al posto del vecchio Istituto Rizzoli per l'insegnamento delle Arti Grafiche (15,2 milioni).
Costruzioni Generali Gilardi
L'impresa torinese, il cui titolare è stato nominato cavaliere del lavoro, ha chiuso il 2019 con un fatturato di oltre 91,9 milioni (in crescita di quasi il 19,4 percento), un risultato netto più che raddoppiato (722 mila euro), un patrimonio netto 13 milioni e un portafoglio ordini a fine esercizio di 181,4 milioni (più 37,7 milioni). L'anno scorso sono state acquisite importanti commesse: un nuovo polo universitario a Grugliasco (To) in Ati, per 130 milioni totali, il secondo lotto delle residenze firmate Libeskind a CityLife a Milano per 60 milioni, il nuovo complesso residenziale Principe Eugenio sempre a Milano per Dea Capital per 40 milioni, la nuova flagship factory Sanpellegrinofirmata Big a Zogno (Bg) in ati con Itinera, per 20 milioni proquota e la riqualificazione del centro commerciale 8Gallery a Torino per 10 milioni. L'anno scorso ha inoltre costituito una branch a Zanzibar a seguito dell'aggiudicazione della ristrutturazione di un edificio di interesse storico del valore di 6 milioni di dollari.
Di Vincenzo Dino & C.
Nel 2109 il fatturato dell'impresa chietina del gruppo familiare Igefi (azionista dell'impresa specialistica Bonatti) ha raggiunto i 70 milioni con un incremento del 23,3 percento rispetto all'anno precedente, confermando il trend di crescita avviato negli ultimi esercizi. Operando quasi esclusivamente per il mercato privato, il 2020 è iniziato con un portafoglio lavori di oltre 170 milioni che, nelle previsioni, avrebbe dovuto portare a un ulteriore incremento di oltre il 30 percento del giro d'affari nell'anno in corso. Benché questa previsione sarà ridotta dall'effetto covid, la società affronta questa fase ben patrimonializzata (25 milioni di capitale netto) e con un debito ridotto (6,4 milioni). Il rallentamento della produzione è in parte mitigato dalla continuità di alcuni cantieri rientranti nelle filiere autorizzate e dalla ripresa - nella prima metà di aprile - dei lavori nel settore geotecnico, in particolare nei cantieri MM4 a Milano, Cepav e Napoli-Cancello. La Di Vincenzo beneficia inoltre di un mercato captive costituito dagli investimenti immobiliari del gruppo di appartenenza e, anche nel pieno dell'emergenza sanitaria, hanno continuato a essere numerose le offerte presentate e in preparazione.
Fincantieri Infrastructure
Questa è la maggior novità al vertice dell'imprenditoria delle costruzioni, nel solco di quel ritorno della presenza azionaria pubblica che caratterizza anche il nuovo assetto di Webuild. Si tratta di un'inaspettata diversificazione del gruppo pubblico Fincantieri, sia nella carpenteria metallica per acquisto di due società storiche in liquidazione, Cordioli (ex-gruppo Tosoni) e Omba (ex-gruppo Malacalza) sia nei lavori portuali acquistando il ramo d'azienda ad-hoc di Condotte, in amministrazione straordinaria. Nel primo ambito si è affermata con l'irripetibile occasione della ricostruzione (aggiudicata, con Webuild, fuori da ogni regola e proseguita anche in piena emergenza sanitaria) del viadotto del Polcevera (per un importo proquota di 101 milioni), la cui consegna è attesa per la fine di luglio. L'impresa è inoltre impegnata in Romania nella realizzazione del ponte di Brăila sul Danubio, che una volta completato (nel dicembre 2021), con i suoi quasi 2 km sarà il terzo ponte sospeso più lungo d'Europa. Nel secondo ambito In maggio ha firmato il contratto per la ricostruzione del porto turistico "Riva" di Rapallo, distrutto dalla mareggiata dell'autunno 2018.
Fincosit
È nata nel marzo 2018 dall'affitto di un ramo d'azienda di Glf (Grandi Lavori Fincosit) che ha poi chiesto il concordato preventivo nel maggio 2019, riprendendo lo storico nome dell'impresa di lavori portuali genovese nata nel 1905 e brevemente denominata La Società Anonima Lavori del Porto di Genova. In gennaio ha vinto con Fincantieri Infrastructure la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione della nuova diga foranea del porto di Vado Ligure per un valore di 69,3 milioni. Poi in giugno si è aggiudicata la gara per la realizzazione del nuovo Ravenna Port Hub, progetto da 235 milioni in ati con Rcm Costruzioni, le società di progettazione Technital (che fa capo al gruppo Mazzi), Sispi, F&M Ingegneria e l'impresa specialistico Dredging International che fa capo al gruppo belga Deme.
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi
L'impresa milanese, fondata nel lontano 1927, è attiva esclusivamente nell'edilizia privata alla pari tra residenziale e terziario e nel suo ambito metropolitano di competenza. Chiude il 2019 con un fatturato record di 47,1 milioni, in crescita del 147,2 percento rispetto all'esercizio precedente (che però aveva segnato il punto più basso, in termini di produzione, del quinquennio 2014-2018). Il portafoglio ordini tocca i 90 milioni (più 5,9 percento) sostenuto soprattutto dal contratto 2016 per il nuovo Campus Bocconi che nel solo 2019 ha generato 10,8 milioni di ricavi, ma forte anche di un contratto dell'ottobre 2018, Horti Milano, in ati con Ediltecno Restauri, per un importo proquota di 15 milioni. Gli utili 2019 salgono del 32 percento e la posizione finanziaria netta diventa attiva.
Mak Costruzioni
L'impresa di Lavis (Tn), operativa solo dal 2004 e attiva in edilizia (soprattutto privata), dichiara un fatturato 2019 di 35 milioni, in linea con gli esercizi precedenti. Il mese scorso, in associazione con Carron, ha firmato un contratto da 26,3 milioni con Trentino Trasporti per la realizzazione della nuova officina manutenzione treni. Il lotto interessato dall'intervento ha una superficie complessiva di circa 53 mila m2, di cui quasi 11 mila m2 saranno occupati dal nuovo stabilimento, mentre i rimanenti 42 mila m2 ospiteranno la viabilità, i parcheggi, i binari esterni, le aree di deposito, le superfici destinate alle sistemazioni a verde e le varie funzioni accessorie. Mak Costruzioni è inoltre impegnata nei lavori di riqualificazione e ampliamento dell'Ospedale San Lorenzo a Borgo Valsugana (Tn) in ati con Bertolini Ocea Impianti (capogruppo) ed Edison Facility Solutions, per un valore complessivo di 16,3 milioni.
Matarrese
La storica impresa fondata nel 1945, un tempo la maggiore di Bari, rinata dopo numerose traversie nel 2014 dal positivo esito del concordato in continuità della Salvatore Matarrese, si rafforza con una commessa di sicuro prestigio e redditività. Infatti in giugno ha firmato con il Ministero della Difesa il contratto da 91,3 milioni per la ricostruzione della base aerea Nato di Ghedi (Bs). Essa ospiterà i nuovi cacciabombardieri F-35 a capacità "nucleare" prevede la realizzazione degli hangar di manutenzione, due linee volo con 15 piccoli hangar ciascuna, la palazzina comando e simulatori, la warehouse, il polo tecnologico, le centrali elettriche e le opere di urbanizzazione e predisposizione degli impianti dati e telecomunicazione.
Monaco
L'impresa romana, di medie dimensioni seppur non particolarmente nota, nata nel 1945, si è aggiudicata in giugno, in raggruppamento con (probabilmente) la quarta impresa italiana, Itinera (gruppo Gavio) per fatturato 2019, il quarto lotto dell'adeguamento a 4 corsie della Grosseto-Fano tra i territori di Siena e Grosseto. L'offerta del valore di 68 milioni ha superato con un ribasso del 17 percento le altre 23 in gara. Nello stesso mese ha vinto, in raggruppamento con una piccola impresa, Società Costruzioni Civili, la gara per il secondo lotto da 50 milioni dell'accordo quadro per i lavori di costruzione di condotte idriche e fognarie per conto di Acea, il gruppo romano multiservizi, attivo nell'acqua, nell'energia e nell'ambiente.
Salc
L'impresa milanese, creata nel 2005 per aggregazione di rami d'aziende, che fa capo al secondo ramo della famiglia romana Salini (quello che pur con un'importante quota azionaria in Salini Costruttori non interviene nella gestione di Webuild) lo scorso ottobre ha firmato il contratto per la progettazione definitiva ed esecutiva, l'esecuzione dei lavori (circa 18 milioni) e la conseguente gestione del Palasport Polifunzionale di Terni e opere correlate. Per quanto riguarda il programma di ammodernamento dell'aeroporto di Milano-Linate (per un importo totale di 110 milioni) Salc è impegnata nel potenziamento e riconfigurazione del corpo F dell'aerostazione per un importo di 20 milioni. Novità promettente è la decisione di entrare nel mercato dell'edilizia privata con particolare riferimento alla grande Milano.
Unionbau
L'impresa altoatesina, fondata nel 1972 ma con radici più antiche (1907) nell'attività della famiglia Ausserhofer, negli ultimi anni è attiva solo nell'edilizia (per un terzo privata, con anche un 20 percento di restauro).
Nel 2019 aumenta leggermente il fatturato (più 1,7 percento) toccando i 52,4 milioni (livello mai raggiunto negli ultimi sei anni), incrementa gli utili del 16,7 percento (663 mila euro) e il patrimonio netto del 3,7 percento (11,4 milioni). Lo scorso settembre Unionbau ha inaugurato il nuovo centro informazioni turistico di Bressanone (BZ), firmato MoDus Architects e denominato TreeHugger, particolarmente iconico perché realizzato attorno a un platano secolare.
Vitali
Il gruppo con sede a Peschiera Borromeo (Mi) e attivo soprattutto nelle opere pubbliche ha avuto un 2019 record. Il fatturato consolidato ha raggiunto 100 milioni, grazie sia alle infrastrutture che alla logistica che al real estate. Nel 2019 è stato tra i protagonisti del riammodernamento dell'aeroporto di Milano-Linate con il rifacimento della pista (per un importo di 16 milioni) e ha vinto l'appalto per la realizzazione della quinta corsia di un tratto dell'autostrada Milano Laghi per un valore di 80 milioni. Durante la fase 1 del covid-19 il gruppo ha continuato a lavorare in particolare sui cantieri stradali. A metà 2020, nonostante l'emergenza sanitaria, Vitali vanta un portafoglio ordini superiore al miliardo. Per l'anno in corso prevede un consolidamento della posizione finanziaria con oltre 20 milioni di liquidità finalizzata a coprire le esigenze per l'implementazione dei numerosi investimenti (soprattutto nell'immobiliare).
Webuild
In attesa che si concretizzi il Progetto Italia tramite la fusione con Astaldi che riporterebbe Webuild, oggi 15° gruppo europeo delle costruzioni, all'11° posto già occupato due anni fa, nei primi tre mesi dell'anno ha totalizzato 1,5 miliardi di nuovi ordini (acquisiti e in corso di finalizzazione). La pipeline complessiva delle attività commerciali, superiore a 39 miliardi, include gare presentate e in attesa di aggiudicazione per 6,8 miliardi. In aggiunta, il gruppo ha in previsione per l'anno in corso gare per oltre 18 miliardi. In attesa di sviluppare anche le attività di Astaldi e sempre forte della branch statunitense Lane, buone notizie vengono anche dalle sue società specialistiche. Per esempio Seli Overseas, che controlla dall'ottobre 2018, in aprile si è aggiudicata il bando per la realizzazione della galleria ferroviaria di Lonato (BS). L'opera, del valore di 204,7 milioni, parte del progetto per la linea av/ac Brescia-Verona, prevede un tunnel di 4,7 km di lunghezza e 10 metri di diametro che passerà sotto le colline moreniche e l'autostrada A4. Ma la notizia migliore è il successo nella realizzazione in tempi record del ricostruito viadotto del Polcevera nell'ambito del consorzio Pergenova (alla pari con Fincantieri Infrastructure) un contratto da 101 milioni proquota.