Dissesto e risanamento dei bilanci negli enti locali: confronto operativo a Ragusa
Il 16 maggio 2025, presso la sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ragusa, si svolto il corso di formazione dedicato al tema del dissesto finanziario negli enti locali.
L’iniziativa formativa, patrocinata dalla Prefettura di Ragusa, è stata promossa dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ragusa, in collaborazione con le Sezioni Ancrel (Associazione Nazionale Certificatori e Revisori degli Enti Locali) di Ragusa e di Siracusa e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Siracusa, e con il contributo istituzionale del Comune di Ragusa.
Nel corso della giornata sono intervenuti come relatori: la Dott.ssa Isabella Giusto, Dirigente Finanziario della Prefettura di Ragusa; il Dott. Alberto D’Arrigo, Segretario Generale e il Dott. Fortunato Pitrola, Dirigente Finanziario ed esperto delle procedure di liquidazione.
I relatori hanno voluto enucleare dalla disciplina vigente e dagli orientamenti giurisprudenziali, una serie di principi generali in materia di dissesto finanziario degli enti locali atti a orientare, sul piano pratico, l’interprete, gli organi straordinari di liquidazione e chi è chiamato a operare nelle procedure di liquidazione, facilitando l’individuazione di soluzioni operative alle numerose problematiche applicative della disciplina vigente.
Tali principi, riconducibili sostanzialmente ai fondamenti della par condicio creditorum e della funzionalità della procedura del dissesto al risanamento strutturale dell’Ente, sono stati individuati:
- nel principio di separazione della gestione ordinaria di competenza dell’ente dalla gestione dell’indebitamento pregresso affidata all’organo straordinario di liquidazione;
- nel principio della separazione delle masse destinate: una alla tacitazione delle passività pregresse; l’altra allo stabile riequilibrio del bilancio;
- nel principio di finalizzazione della massa attiva al soddisfacimento dei creditori;
- nel principio di intangibilità del patrimonio e di certezza nella determinazione della massa passiva;
- nel principio della preminenza dell’esigenza di risanamento dell’ente in dissesto;
- nel principio di autonomia organizzativa e funzionale dell’Organo Straordinario di Liquidazione.
I relatori hanno esaminato in prospettiva storica la disciplina positiva in materia di dissesto finanziario, introdotto nell’ordinamento sul finire degli anni ’80, proponendone una lettura critica nel raffronto con la disciplina vigente.
Il fenomeno del dissesto finanziario ha assunto negli ultimi anni una dimensione rilevante sia in termini di enti locali coinvolti sia in termini strettamente finanziari.
Partendo da un’approfondita analisi dei dati statistici della Banca dati sulle criticità finanziarie dei Comuni italiani dell’IFEL - Istituto per la Finanza e l’Economia locale, i relatori hanno dimostrato la stretta correlazione tra l’evoluzione normativa e l’andamento del numero dei dissesti dichiarati evidenziandone la dislocazione soprattutto nelle regioni del centro sud e la sostanziale carenza di provvedimenti normativi idonei a risolvere le situazione di crisi strutturale dei bilanci locali.
L’istituto del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, reintrodotto nel 2013, era già presente nella disciplina normativa del Dl 66/1989 e non aveva dato buona prova di sé.
La procedura del dissesto finanziario, introdotta con il Dl 8/1993 e sostanzialmente replicata con il Dpr 387/1993, è stata poi trasfusa con il medesimo impianto normativo nel Dlgs 267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
L’esito positivo della procedura era incentrato sul concorso dello Stato al risanamento tramite l’integrale finanziamento degli oneri di ammortamento di un mutuo acceso per il pagamento dell’indebitamento pregresso.
La normativa non è stata ulteriormente aggiornata, nemmeno sul piano strettamente testuale, in seguito alla riforma della Costituzione del 2001 con i conseguenti effetti sulla finanza locale.
Con il riconoscimento dell’autonomia finanziaria di entrata e di spesa degli enti locali, infatti, nel quadro del principio costituzionale di equo ordinamento istituzionale degli enti territoriali, è venuta meno la possibilità di provvedere al risanamento dei bilanci locali tramite mutui a carico dello Stato.
A sensi dell’art. 119 della Costituzione, i Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio e possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento.
Neppure l’introduzione della contabilità armonizzata, introdotta con il Dlgs 118/2011 ha indotto il Legislatore alla revisione della normativa del dissesto, creando una serie di problematiche di coordinamento applicativo.
Le altre misure di risanamento come l’adeguamento ai livelli massimi di tributi, tariffe e canoni patrimoniali, l’eliminazione di ogni spesa non finalizzata all’esercizio di funzioni e servizi pubblici, il blocco totale delle assunzioni e la riduzione al 50 % della spesa media per il personale a tempo determinato, così come l’obbligo di rideterminazione della pianta organica con la dichiarazione di esubero per la mobilità, misure già previste dalla normativa degli anni ’80 e replicate nel Testo Unico degli enti locali, si erano rivelate insufficienti per il recupero della stabilità finanziaria degli enti e tali si rivelano anche oggi.
È questa la situazione fotografata nell’indagine referto “Finanza Locale Siciliana 2024”, condotta dalla Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei conti e approvata con la propria deliberazione n. 319 del 5.12.2024.
Premesso quanto sopra, i relatori sono poi passati ad analizzare i presupposti e le conseguenze della dichiarazione di dissesto finanziario negli enti locali, conseguenze che colpiscono l’ente che lo ha dichiarato, sia sul piano finanziario che sul piano tributario e patrimoniale, ma anche, inevitabilmente, i suoi creditori, gli amministratori e i componenti dell’organo di revisione contabile.
La Dott.ssa Giusto ha fatto un interessante excursus sulle ricadute negative nel territorio locale, delle crisi finanziarie degli enti, e le problematiche legate agli enti deficitari con particolare riguardo ai servizi a domanda individuale.
Sul piano pratico della gestione delle procedure di liquidazione, sulla base di esperienze concrete e alla luce dei principi enucleati, il dott. D’Arrigo e il dott. Pitrola hanno poi affrontato dialogicamente le questioni relative:
- all’ambito temporale di competenza dell’organo straordinario di liquidazione;
- alla corretta impostazione di un sistema informativo contabile a supporto della procedura di liquidazione;
- alla determinazione del fondo di cassa della liquidazione e dei residui di competenza dell’ente;
- all’amministrazione dei residui attivi e passivi relativi ai fondi a gestione vincolata.
La giornata ha visto la presenza massiccia anche di professionisti delle altre province siciliane, numerosi i segretari generali, i dirigenti e i dipendenti degli enti locali delle due Province e non solo, che hanno seguito con interesse gli interventi dei relatori partecipando al confronto professionale che ne è scaturito.
L’incontro di studio che si è rivelato molto proficuo, sia per l’offerta formativa altamente professionale che per gli indirizzi operativi emersi, si è concluso con tanti temi di confronto ancora sul tappeto e con tanto materiale di studio ancora da discutere e approfondire.
(*) Presidente Ancrel Ragusa
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PROSSIMI EVENTI
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Fondazione Antonino Borghi in collaborazione con ANCREL e ODCEC Ferrara organizza un seminario di 5 lezioni webinar dal 22 maggio al 19 giugno su: IL SISTEMA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO 2025 E LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2026/2028: LE VERIFICHE DELL’ORGANO DI REVISIONE A METÀ ESERCIZIO. Il seminario si svolgerà su piattaforma GoTo e ogni singola lezione sarà della durata di 2 ore.
22 e 29 maggio Dott. Antonio Meola (Segretario Generale Città Metropolitana di Napoli)
5 giugno Dott. Luciano Fazzi (VicePresidente Ancrel Nazionale)
12 e 19 giugno Dott. Rocco Conte (Responsabile Finanziario della Città Metropolitana di Firenze, Vicepresidente Associazione Contare
Per tutte le info e le modalità di prenotazione scarica QUI la brochure
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24 MARZO 2025 - ORE 14:30/18: Relatore: Dott.ssa Grazia Zeppa
2° LEZIONE 8 APRILE 2025 - ORE 14:30/17:30Relatore: Dott. Marco Castellani
3° LEZIONE 9 MAGGIO 2025 - ORE 14:30/18:30Relatore: Dott. Tiziano Tessaro
4° LEZIONE 9 GIUGNO 2025 - ORE 15:00/17:00 Relatore: Dott.ssa Grazia Zeppa
5° LEZIONE 23 GIUGNO 2025 - ORE 14:30/17:30Relatore Dott.ssa Elena Masini
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