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Eni e A2A firmano intesa per la rete milanese del teleriscaldamento

La fornitura per Milano pari al fabbisogno di circa 6mila appartamenti

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di Ce.Do.

Un’alleanza per la fornitura di calore che andrà ad alimentare la rete di teleriscaldamento di Milano. A stringerla sono state ieri Eni e A2A che hanno siglato un’intesa ventennale: A2A Calore e Servizi, il braccio del gruppo attivo nel comparto del teleriscaldamento, realizzerà una stazione di scambio termico e ripompaggio nei pressi del sito produttivo di Bolgiano di Enipower, controllata al 100% dal Cane a sei zampe. In questo modo, sarà possibile il trasferimento del calore messo a disposizione da Eni mediante la rete di teleriscaldamento di A2A da San Donato Milanese fino a Milano.

La realizzazione delle infrastrutture di trasporto del calore, assieme allo studio delle tecnologie innovative, sono iniziative previste da “LombHe@t-Hub Energetico Lombardo”, progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando “Call Hub” con l’obiettivo di identificare soluzioni di riscaldamento a basso impatto ambientale, per contribuire a mitigare gli effetti del cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria in città.

Grazie all’accordo, infatti, sarà possibile fornire alla rete di Milano calore cogenerato a basso impatto ambientale per circa 54 gigawattora l’anno, corrispondenti al fabbisogno medio annuo di circa 6mila famiglie. Sarà il Comune di San Donato Milanese, che ha promosso il progetto, a mettere a disposizione l’area nelle vicinanze dello stabilimento Enipower in cui sarà realizzata la stazione di ripompaggio del calore. Di contro, A2A Calore e Servizi metterà in pista alcune opere a compensazione, tra cui una nuova isola verde.

Per Eni l’intesa rappresenta un ulteriore passo nel percorso avviato dal gruppo guidato da Claudio Descalzi che porterà a un futuro a zero emissioni di carbonio e che fa leva su un modello di business integrato, nonché sullo sviluppo di soluzioni low carbon innovative in un’ottica di economia circolare. Come noto, Eni ha messo in campo negli ultimi 7 anni una profonda trasformazione della “macchina” societaria con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica in modo da raggiungere la neutralità carbonica al 2050 e l’ha fatto attraverso una strategia di lungo termine che coniuga sostenibilità economico-finanziaria, ambientale e sociale.

Quanto ad A2A, per il gruppo, al cui timone figura Renato Mazzoncini, il teleriscaldamento è un importante tassello in termini di sostenibilità ed è già entrato nella fase 4.0 che prevede sempre più l’utilizzo di fonti rinnovabili e il recupero del calore da attività produttive. A2A ha comunque già compiuto importanti passi avanti su questo fronte, avendo realizzato collegamenti tra la sua rete e alcune importanti realtà industriali nel bresciano, che consentono di recuperare circa 45 gigawattora all’anno di calore da processi industriali, pari al fabbisogno medio annuo di più di 5mila famiglie.

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