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Fondo alte professionalità, rimane irrisolta la questione dello 0,20% del monte salari

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di Gianluca Bertagna

La questione dello 0,20% del monte salari 2001 continua a far discutere.
Dopo che l'Aran nell'orientamento applicativo CFL 7 ha spiegato agli enti come comportarsi rispetto alla stanziamento della somma nell'unico importo consolidato, un nuovo parere permette di capire meglio cosa accade agli importi eventualmente accantonati dagli enti in tutti questi anni. La sintesi di quanto contenuto nella risposta protocollo n. 17408/2018 è presto fatta: il Ccnl del 21 maggio 2018 non si è occupato della questione. E quindi?

Vicenda complicata
La vicenda su questo incremento è molto complicata. Il ìcontratto del 22 gennaio 2004 all'articolo 31, comma 7, aveva previsto che tutti gli enti calcolassero e stanziassero in parte stabile del fondo un importo pari allo 0,20% del monte salari 2001. Tale somma, però, avrebbe potuto essere utilizzata solo per finanziare la retribuzione di posizione e di risultato dei dipendenti incaricati di alta professionalità. Negli altri casi, l'importo avrebbe dovuto essere accantonato, in attesa che il Ccnl prima o poi dicesse qualcosa.
Per esempio, nella dichiarazione congiunta n. 1 al contratto del 9 maggio 2006, le parti avevano confermato definitivamente tali importi all'interno delle politiche di sviluppo per le risorse umane e per la produttività, ma in «relazione alle finalità« previste dalla norma originale, ovvero le alte professionalità.
Il Ccnl del 31 luglio 2009, invece, ha previsto l'impegno delle parti di affrontare in occasione del prossimo rinnovo contrattuale le modalità di utilizzo negli enti privi di dirigenza delle somme che di anno in anno erano state accantonate.

La lacuna nel nuovo contratto
Grande attesa quindi per il nuovo Ccnl che però salta a piè pari la questione, limitandosi a dire che è confermata solo la quota annuale nell'unico importo consolidato previsto dall'articolo 67, comma 1.
Nel frattempo, come suggerito anche dall'Aran nel parere CFL 7, i sindacati stanno spingendo affinchè gli enti rifacciano i conti degli anni precedenti, inserendo nei fondi l'importo dello 0,20%. Al di là della complessità dell'operazione (revisione dei calcoli, ri-controllo dei limiti, apertura del conto annuale, stanziamento delle somme nel bilancio), la richiesta della parte sindacale si è addirittura spinta nel richiedere che nel fondo 2018 confluissero pure gli eventuali accontamenti che gli enti a questo punto si ritroverebbero dal 2004 in poi.
Nel nuovo parere, però, l'Aran è chiara: il Ccnl non si è occupato di questa vicenda, non legittimando, quindi, nessuna erogazione riferita agli accantonamenti effettuati (o che verrebbero quantificati con un ricalcolo e revisione del fondo). La questione, quindi, non si chiude qui.

La risposta dell’Aran protocollo 17408/2018

L’orientamento CFL7

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