Invio del bilancio consolidato alla Banca dati amministrazioni pubbliche, conta la data di approvazione
Importante non dimenticare un adempimento: entro trenta giorni dalla scadenza del termine per approvare il Bilancio Consolidato i Comuni interessati dovranno inviare il documento alla Bdap.
Detto termine è scaduto il 30 settembre, entro il 30 ottobre, quindi, occorrerà adempiere.
Piccolo giallo: il temine previsto dall’articolo 13, Legge 196/2009 e dal conseguente articolo 4, Dm del 12 maggio 2016 prevede che l’invio avvenga entro trenta giorni dalla sua approvazione.
Il comma 903 della Legge di bilancio 2019 ha inciso sull’articolo 161 del Tuel ed al comma 4 ha modificato la previgente normativa e previsto le sanzioni in caso di mancato invio entro trenta giorni dal termine previsto per l’approvazione.
È evidente che i due termini non sono perfettamente congruenti. Le conseguenze non sono solo, diciamo così, “di stile”.
Il citato articolo 1 comma 903, Legge 30 dicembre 2018, n. 145.
dispone che in caso di inadempimento: “sono sospesi i pagamenti delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo dovute dal Ministero dell'interno - Dipartimento per gli affari interni e territoriali, ivi comprese quelle a titolo di fondo di solidarietà comunale. In sede di prima applicazione, con riferimento al bilancio di previsione 2019, la sanzione di cui al periodo precedente si applica a decorrere dal 1° novembre 2019”.
Le precedenti sanzioni a carico degli inadempienti erano stabilite dal comma 1 quinquies dell’articolo 9, Dl 113/2016 ove si stabiliva che tali enti: “non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a quando non abbiano adempiuto. È fatto altresì divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della disposizione del precedente periodo”.
Appare evidente che per evitare di incorrere in pericolose confusioni dovrà essere posta grande attenzione alla data di approvazione del documento da parte del Consiglio Comunale ed a quella di inserimento sul portale ed alle successive comunicazioni di ricezione da parte del sistema.
La Banca Dati Amministrazioni Pubbliche (della quale Bdap è il temuto acronimo) rappresenta, per le ragionerie comunali, per lo più la necessità di affrontare una serie di iter aggiuntivi ed aggravati da tenere attentamente d’occhio a scanso di equivoci e conseguenze per gli Enti. Occorre non dimenticare che anche i Bilanci di Previsione e i Rendiconti Annuali sono documenti da pubblicare obbligatoriamente con le stesse regole dei Consolidati.
Ci sarebbe però altro da dire su questo strumento che da qualche anno ha fatto la sua non indolore comparsa sul nostro quotidiano orizzonte professionale.
Per rendersi conto di ciò basta collegarsi al sito con un minimo di calma e non solo nelle urgenti contingenze dei momenti “caldi”.
La sua nuova versione è stata indubbiamente migliorata nella fruibilità e leggibilità.
L’obiettivo più generale dello strumento è già intuibile nel sottotitolo: I dati della finanza pubblica accessibili a tutti. Nelle intenzioni quindi le nostre fatiche (obbligate anche dallo spauracchio della sanzione) sono indirizzate alla trasparenza e conoscibilità delle grandezze finanziarie della Pubblica Amministrazione della Repubblica da parte, appunto, di tutti gli interessati.
In primo luogo i cittadini ed i portatori di interesse nei confronti dei quali, come dicono i principi esplicitati dalle norme della nuova “contabilità armonizzata”, è orientato il ciclo di programmazione, gestione, rendicontazione e controlli dei bilanci degli Enti Locali.
Curiosando il sito apprendiamo che, testualmente, “OpenBdap è il portale della Ragioneria Generale dello Stato che mette a disposizione i dati della Finanza Pubblica presenti nella Banca Dati Amministrazioni Pubbliche (Bdap), in maniera chiara, trasparente e accessibile al fine di fornire mezzi di fruizione di dati nei quali le diverse categorie di utenti possono trovare gli strumenti più adatti a soddisfare i propri bisogni informativi.
Il portale è a disposizione di tutte le tipologie di fruitori: dai cittadini che intendono conoscere o approfondire su una fonte qualificata i fatti e le dinamiche della finanza pubblica che animano il dibattito pubblico, fino agli specialisti del settore interessati alla disponibilità di dati analitici certificati per lavorare su elaborazioni specifiche”.
I dati sono raggruppati in varie aree tematiche:
- Conti pubblici
- Bilancio dello Stato
- Finanaza degli Enti territoriali
- Bilancio dell’Unione Europea
- Investimenti pubblici
La navigazione è concepita per guidare l'utente attraverso livelli di approfondimento successivi, organizzati su tre sezioni: Scopri, per le dimensioni generali, Esplora, per chi ha voglia di approfondire ed Analizza, indirizzata agli esperti ed addetti ai lavori.
Nel prossimo futuro sono previsti arricchimenti con la progressiva aggiunta sul portale di nuove Aree Tematiche fino a coprire tutti i temi rilevanti in materia di contabilità e finanza pubblica.
L’area tematica che ci riguarda più da vicino, la Finanza degli enti territoriali, riguarda (come spiegato sulle pagine specifiche) l’insieme di operazioni registrate nei documenti contabili degli Enti Pubblici Territoriali: Regioni, Province autonome, Città metropolitane, Province e Comuni che adottano schemi di bilancio armonizzati.
Soprattutto i cittadini e non addetti ai lavori, ma anche i colleghi degli altri uffici comunali, potrebbero, con la consultazione, prendere confidenza con la finanza degli enti, conoscerne le principali grandezze tratte dai loro documenti contabili, scoprirne le fonti di finanziamento ed il loro utilizzo.
A fini culturali e conoscitivi si apprenderebbe per esempio che le Spese 2019 (totale non consolidato) del nostro “mondo delle autonomie territoriali” ammontano a 335,3 Mld e che la Variazione dal 2018 è -3,7 % con un risultato di Amministrazione presunto 2019 di 43,6 Mld.
I dati di entrata e spesa 2017 nel dettaglio aggregato possono essere consultati per area geografica: Nord. Sud, Centro, Isole così comeil valore medio pro capite delle entrate e delle spese dei comuni per fascia di popolazione. Possono poi essere confrontate le situazioni di Enti diversi.
Disporre di dati di bilancio omogenei, aggregabili e confrontabili è effettivamente una condizione per garantire accesso e chiarezza alla programmazione, gestione e rendicontazione della finanza pubblica sia per i cittadini che per gli Amministratori pubblici o i professionisti del settore.
Occorrerebbe forse far conoscere meglio questa risorsa pubblica e diffonderne l’utilizzo. Non è vero che siamo così poveri di mezzi e refrattari ad “aprire i nostri archivi all’esterno”, talvolta nemmeno noi conosciamo bene le vere opportunità a disposizione.